
Come parlare dell’Olocausto ai bambini
Il Giorno della Memoria è la ricorrenza istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto, un’ottima occasione per parlare con i bambini anche di guerra, discriminazione e indifferenza.
“L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” (Primo Levi)
E’ giusto affrontare l’argomento? Da che età può essere utile? Come parlarne senza urtare la sensibilità dei bambini? Vi raccontiamo la nostra esperienza.
Perché parlare dell’Olocausto ai bambini
Occorre fare una premessa importante, mai come oggi la violenza entra quotidianamente nelle nostre case, tramite notiziari che raccontano notizie raccapriccianti senza filtri, per mezzo dei film che a ogni orario del giorno trasmettono scene violente senza tener conto di chi è dall’altra parte del monitor e non dimentichiamoci dei videogiochi che i bambini hanno tra le mani sin dalla più tenere età.

E’ importante preservare i nostri bambini da tutta questa violenza e aiutarli a guardare al futuro con ottimismo.
Ci vuole molto equilibrio nel preparare i bambini alla cattiveria nel mondo, senza intaccare la loro innocenza e rispettando la loro emotività.
Come prima cosa è fondamentale tutelare i bambini dalla violenza trasmessa in Tv e presente in molti videogiochi ma, ritengo Altrettanto doveroso che i genitori preparino i bambini alle tristi realtà di oggi. Per quale motivo? Perché l’olocausto non è solo il nostro passato, ma ricordiamo che nel mondo ci sono genocidi che vengono perpetrati sotto gli occhi di tutti. Non solo, quanto razzismo, discriminazione, schiavitù e indifferenza intorno a noi.

Parlare della guerra, dell’olocausto senza soffermarci sulle atrocità perpetuate a danno delle minoranze ci permette di parlare di rispetto reciproco, di diritti, ma anche di introdurre il concetto di discriminazione e dei suoi effetti.
Educare i nostri figli a pensare è lo strumento più potente che abbiamo per formare persone libere e per evitare che la storia non si ripeta.
E’ CHIARO che non è facile parlare di questi argomenti senza urtare la sensibilità dei nostri piccoli, tuttavia oggi abbiamo a disposizione molti strumenti per aiutarli a sviluppare un loro pensiero critico senza traumi.
Come parlare della Shoah ai bambini
Riconosciamo che la Shoah è un capitolo davvero scabroso della storia dell’uomo e quindi è difficile parlarne ai bambini prima dell’adolescenza. Tuttavia ci si può piano piano avvicinare a questo argomento per trarne delle lezioni utili da approfondire nel corso negli anni.
E’ importante ricordare che non serve soffermarci sulle atrocità della guerra. Evitiamo di trasformare la paura, un’emozione a tratti utile, in angoscia per il futuro.
Con i miei figli ho iniziato a parlare di guerra, conflitti e lotte solo dai sei anni in poi, ancora oggi anche se mio figlio ha tredici anni, non conosce tutti i dettagli delle cose terribili che sono accadute. Nel corso degli anni, abbiamo proposto l’argomento periodicamente, pronti a rispondere alle domande in modo onesto e trasparente, ma con la voglia di trarne una lezione per noi.

E’ importate che questi argomenti siano affrontati in famiglia, perché un genitore attento sa bene quando e come presentare al proprio bambino tematiche così complesse. Non dimentichiamo mai che il nostro obbiettivo è concentrarci su qualità come giustizia, rispetto e inclusione, e vogliamo farlo rispettando prima di tutto la sensibilità e l’emotività dei nostri bambini.
Libri, video, film e documentari per il giorno della Memoria
Presentare ai bambini immagini forti, anche a fin di bene è pericoloso. Li esponiamo inutilmente a una violenza che non sono pronti a capire e a emozioni che non sono pronti a trasformare in modo costruttivo.
Trovo grave far vedere film, video o documentari in contesti come la scuola in cui il bambino sorbisce le immagini, senza possibilità di poterne parlare in modo costruttivo. Come famiglia abbiamo usato sempre i libri, anche perché riteniamo la pagina scritta il modo migliore per presentare, proporre riflessioni, e intavolare argomenti in famiglia.

Chiaramente anche nel mondo dei libri occorre fare una cernita, tuttavia devo dire che un genitore riesce sempre a stabilire un limite e dirigere la conversazione. Se si è attenti, il momento diventa davevro costruttivo e non distruttivo.
Ecco alcuni libri che abbiamo letto nel corso degli anni, e che mi hanno permesso di parlare del Giorno della Memoria senza forzature ma in modo critico e costruttivo:
Alcuni libri sulla guerra in generale:
- Libri per bambini sulla pace e sulla guerra
- La guerra agli occhi di un bambini
- parlare della guerra ai bambini
La cosa più importante è che però rispettiamo i nostri figli e, impariamo a fidarci di loro. Quando giungerò il momento in cui ci porranno domande sull’olocausto, allora sono pronti a ricevere la risposta e a quel punto la nostra presenza rassicurante sarà fondamentale.
Nelle foto il racconto del nostro viaggio a Utah Beach in Normandia

Libri per bambini sul Giorno della Memoria

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