Bambini ai tempi del coronavirus
Essere bambini ai tempi di coronavirus non è facile, basta pensare a quanto è cambiata la nostra vita e quella dei nostri piccoli. E’ un po’ come essere in guerra contro qualcosa di invisibile, che si è insinuato nelle nostre vite e l’ha stravolta totalmente.
Il mondo è cambiato in pochissimo tempo e ci vorrà tanto tempo per tornare a una pseudo normalità, se mai ci torneremo. Come possiamo però aiutare i nostri bambini a cercare di essere positivi anche in un contesto così difficile, come quello che stiamo vivendo? Sicuramente non è facile ma possiamo riuscirci, e per questo condivideremo alcuni consigli che abbiamo riscontrato utili nel nostro quotidiano.
Coronavirus, come spiegarlo ai bambini
Abbiamo tutti vissuto all’interno delle mura domestiche momenti di incertezza, paura e alle volte anche rabbia. Le preoccupazioni dei genitori, le notizie allarmanti ai telegiornali e la privazione dei contatti sociali possono davvero creare momenti di ansia e paura nei nostri bambini. Come possiamo aiutare i nostri bambini a vivere le emozioni forti in modo più sereno?
Come prima cosa stiamo attenti alla qualità e alla quantità delle informazioni che i nostri figli ricevono. A seconda dell’età e della maturità del nostro bambino possiamo decidere di limitare le notizie cui è esposto. Se invece i bambini sono più grandi proviamo a guardare un telegiornale insieme e cerchiamo di parlare con nostro figlio di quanto trasmesso, per capire le sue preoccupazioni o le ansie.
Nel nostro caso noi non abbiamo la televisione e quindi evitiamo totalmente di guardare i telegiornali, tuttavia utilizziamo i canali di stampa in rete. Spesso leggiamo alcune notizie con i bambini e cerchiamo di allenare il loro spirito critico: molte notizie sono sensazionalistiche e mirano seminare panico. Insegniamo ai nostri figli a capire i numeri e i grafici.
Rassicuriamo i nostri bambini cercando di spiegare quali precauzioni la famiglia ha preso per proteggersi. Un dialogo aperto e onesto è sempre un ottimo punto di partenza e ricordiamo che in questo periodo è facile ritrovarsi apatici e demotivati, oltre che provare tanta stanchezza.
Il nostro obbiettivo non deve essere terrorizzare o spaventare i bambini ma informarli e aiutarli a capire quanto succede.
Cerchiamo di non trasmettere le nostre ansie ma usiamo parole semplici, chiare e comprensibili e ricordiamo il potere che ha un sorriso: la speranza è una vera medicina!
Come aiutare i bambini durante la quarantena
Come possiamo aiutare i nostri bambini a superare le difficoltè che sono sorte nel quotidiano a causa della prolungata quarantena? Cerchiamo di aiutare i nostri figli a sviluppare la resilienza, ossia la capacità di cercare del positivo anche nelle situazioni difficili.
E’ importante che siamo noi genitori a dare l’esempio: prendiamoci cura della nostra serenità emotiva e del clima in famiglia.
Sfruttiamo le nuove circostanze anche se il contesto è difficile. Cerchiamo di coltivare un hobby con i nostri bambini, incoraggiamoli a trovare delle passioni e seguiamole insieme. Avere più tempo, ci consente di poter passare insieme più tempo di qualità, allora dedichiamoci a piacevoli attività da fare insieme, come leggere, creare o fare semplici esperimenti. Questa può essere un’ottima occasione per tante famiglie per instaurare dei rapporti solidi e duraturi.
Ecco alcune spunti per voi:
- Idee creative per parlare dei virus
- Libri per bambini sui microbi
- Esperimenti: perché lavarsi le mani?
Può essere utile fare un programma che ci consenta di organizzare bene le nostre giornate e di sfruttarle al meglio. Stabiliamo una routine con dei momenti dedicati allo studio, alle faccende domestiche e alla cura di sé stessi. Non dimentichiamo anche di concederci il giusto esercizio fisico e l’adeguato riposo.
Per quanto ci è possibile, cerchiamo di stare al sole o in natura più tempo possibile, perché i benefici sono davvero inestimabili sul fisico e sull’emotività.
La cosa più importante è per noi genitori tenere sotto controllo l’ansia e lo stress da isolamento. E’ chiaro che non è facile, perché le preoccupazioni sono davvero tante, tuttavia cercare di mantenere un punto di vista razionale della situazione e cercare di continuare a essere postivi, potrà aiutarci a essere più sereni nonostante il contesto.
Un libro per parlare ai bambini della pandemia
Nel 2020 abbiamo vissuto tutti, grandi e piccini, un’esperienza difficile: ci siamo sentiti impotenti e insicuri e questa paura l’abbiamo trasmessa anche ai nostri bambini.
Drommi vince la paura è un libro di Carthusia edizioni che nasce proprio per rassicurare i nostri bambini e aiutarli a ritrovare la sicurezza nel futuro.
Drommi è un dromedario felice che vive con la sua famiglia in un’oasi nel deserto, tra dune di sabbia rossa. All’improvviso un’ombra scura getta nello sconforto gli adulti, “Perchè l’ombra scura fa così paura? Si chiese con il cuore che batteva forte.”
Il piccolo dromedario non si perde d’animo: si mette in contatto con i suoi amici e con i nonni con originali espedienti e comincia a disegnare animali mostruosi per combattere l’ombra e la paura.
Il piccolo dopo aver affrontato le sue paure, ritrova un grande coraggio e comincia a pensare a preziosi doni da fare ai nonni e ad amici quando presto si sarebbero rivisti.
Drommi vince la paura è una favola che racconta la pandemia, la paura, l’isolamento e le restrizioni. Una storia che ci vuole aiutare a capire che la paura è legittima, normale ma dentro di noi abbiamo anche pensieri ed energie positive che possono darci la forza per ritornare a sorridere. E’ interessante sapere che il libro nasce grazie alla collaborazione di educatori e psicologi che hanno cercato parole e illustrazioni adatte per parlare ai bambini del Coronavirus. Ringraziamo comunque le abili mani della scrittrice Emanuela Nava e illustratrice Emanuela Bussolati.
8 commenti
Alessandra
Bellissimo questo articolo e molto adatto ai tempi che stiamo vivendo. Sono consigli molto pratici così da trasformare l’incertezza di questo periodo in un’opportunità per genitori e figli di conoscersi meglio e di instaurare un legame più profondo tra loro.
Mariangela
Esatto una grande opportunità.
Sr. Mariadoria
post importantissmo
mamma bravissima
figli maturi e bravi
consigli preziosissimi
Mariangela
Grazie
Priscilla
Troppo vero questo post! Vedo attorno a me mamme e papà che hanno travolto i figli con le loro ansie, tanto che ora necessitano di sostegno adeguato per uscirne.
Mi piace l’idea degli esperimenti, così come quella dei libri.
Come te anche noi facciamo del nostro meglio per instillare un minimo di senso critico nei nostri bimbi che, seppur piccoli, iniziano già a capire come i media trattano certe notizie.
Speriamo che tutto passi presto, anche se la normalità intesa come era prima non tornerà mai.
Mariangela
La normalità com’era intesa prima non tornerà…ma questo non vuol dire che dobbiamo soccombere!
alice delle meraviglie
Questa inaspettata situazione che ha stravolto le nostre vite, non sempre e per forza in peggio, colpisce tutte le fasce di età in modo uguale, ma scatenando reazioni differenti. Io ho 2 figli 18 e 14 anni, la grande che aveva una sua rete di amicizie con ritmi e abitudini cerca di mantenere vive le relazioni sociali, nel rispetto delle regole, ha ridotto il numero di amici che frequenta e con il suo micro gruppo cenano, camminano, vanno in bici. Il piccolo è molto più isolato, vive con noi le attività all’aria aperta, giardino, orto, camminate nei boschi, ma necessita di stimoli da parte nostra. Mia nipote che ha 4 anni invece mi fa morir dal ridere “zia in tasca ho la mascherina così posso abbracciarti” ha un desiderio di contatto fisico frenato dalle regole che ha ben recepito. Ogni strategia per vivere al meglio deve essere attuata.
Mariangela
Concordo con te…abbiamo il compito di salvaguarda l’identità e la mente dei nostri bambini.