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Il metodo Danese per crescere bambini felici

Dico subito che non amo molto i metodi educativi preconfezionati, nè le filosofie pedagogiche troppo restrittive perchè penso che non vi siano regole per crescere bambini felici. Il motivo è che ognuno di noi è diverso, vive in un suo contesto sociale unico e originale e quindi una regola o un metodo che ha funzionato con un bambino può non funzionare con un altro.

Mi piace molto tuttavia, leggere libri per i genitori, perchè penso che si può e si deve sempre migliorare, e in ogni libro di pedagogia, possiamo apprendere qualcosa di positivo da adattare alla nostra famiglia.

Quando ho visto questo libro non ho resistito perchè un vero best seller che in pochissimo tempo è stato pubblicato in ben 19 nazioni, e posso anticiparvi che mi è piaciuto davvero tanto. Il libro di cui vi parlo è “Il metodo danese per crescere bambini felici” di Jessica Alexander e Iben Sandahl.

Un’importante premessa, la Danimarca è al primo posto in classifica nel World Happiness Report, la classifica dei Paesi più felici al mondo stilata dalle Nazioni Unite. E’ facile intuire che la felicità la si impara da bambini, allora cerchiamo di capire il loro segreto.

Il libro parte dal concetto che genitori sereni e gioiosi crescono bambini uguali a loro, e quindi spiega come imparare la leggerezza e trasmettere positività e allegria nella vita di ogni giorno.

In base alle due autrici, vi sono 6 fattori importanti che contribuiscono a ciò e sono racchiusi nella parola P.A.R.E.N.T., sono rispettivamente il gioco (play), autenticità (authenticity), ristrutturazione (reframing), empatia (empathy), evitare gli ultimatum (no ultimatum) e intimità (toghetherness).

Di questi punti principali voglio dirvi cosa condivido e mi è piaciuto in particolar modo, senza volutamente parlarvi di tutto per non togliervi il gusto della sorpresa.

Le mamme danesi danno molta importanza al gioco e al tempo libero dei propri figli, quindi evitano le agende fitte di impegni che snervano grandi e piccoli e danno la priorità al gioco non organizzato.

E’ proprio quando sono liberi di giocare che i bambini imparano a sviluppare le proprie doti e a riconoscere i propri limiti, e allo stesso tempo a rapportarsi con coetanei e fratelli.

Altri due aspetti mi sono rimasti nel cuore, che penso siano molto importanti per crescere bambini felici, parlo della positività e dell’intimità.

Per andare avanti con leggerezza in mondo che è sempre più tetro occorre insegnare ai nostri bambini a essere positivi anche nelle situazioni più critiche. Questo comprende imparare ad apprezzare tutto quello che abbiamo e al contempo ricercare le cose belle della vita anche quando le cose non vanno secondo i nostri piani.
Il compito di un genitore è anche insegnare a trovare il lato positivo in ogni situazione, magari cambiando punto di vista o usando il senso dell’umorismo.

Insieme alla positività, va coltivata l’intimità con la propria famiglia. Cosa vuol dire? Vuol dire creare un ambiente intimo e accogliente, in cui è piacevole ritrovarsi ogni giorno. E’ facile riuscirci? No, perchè nella nostra società la famiglia si sta trasformando in un triste gruppo di persone che coabitano.
Ma cambiare si deve e si può, insegniamo ai nostri figli il senso profondo della parola famiglia, sfruttando ogni occasione per rinsaldare i nostri vincoli familiari. Come farlo? Sforziamoci di fare le cose insieme, cucinare, mangiare, divertirsi, giocare, e tanto altro. Dedichiamo del tempo alla famiglia, in modo costruttivo, evitiamo le lamentele e lavoriamo sodo per creare complicità e sintonia.

Insomma, un libro che mi ha lasciato con la voglia di migliorarmi come genitore, e questa è una buona cosa. E se solo riuscirò ad applicare uno solo degli obbiettivi che mi sono prefissa allora sarò una mamma migliore.

Quindi si, un libro semplice e genuino, che nella nostra biblioteca non può mancare!

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