Come apprendono i bambini di John Holt
Sono passati circa dieci anni da quando abbiamo scoperto che era legale non mandare i propri figli a scuola e che era possibile istruirli a casa.
L’art. 30 della nostra Costituzione ci dava la possibilità di poter iniziare un viaggio verso il libero apprendimento e a distanza di anni siamo felici di aver scelto l’educazione parentale per la nostra famiglia.
La descolarizzazione degli adulti
Quando mi chiedono qual è la difficoltà maggiore che ho incontrato in tutti questi anni, la mia risposta è sempre la stessa: descolarizzarmi!
Nel corso degli anni io e mio marito ci siamo resi conto quanto profondamente ha influito su di noi e sul nostro modo di vivere il sistema scolastico.
Studiare con i nostri figli ha fatto rifiorire in noi genitori la voglia e la passione per lo studio. La curiosità è tornata a guidare le nostre giornate e ha colorato in modo nuovo le nostre uscite e i nostri viaggi. Siamo stati creati per imparare, e se vogliamo vivere dobbiamo alimentare la fiammella del nostro spirito curioso, perché al sapere non c’è fine.
Chiaramente la nostra scolarizzazione ha influito sul nostro approccio al percorso di educazione parentale intrapreso: la paura di deludere le aspettative, la voglia di eccellere e il confronto con gli altri ha comunque fatto capolino.
Mi rendo conto che anche se nel corso degli anni, ci siamo liberati di molti fardelli, altri li abbiamo trasmessi ai nostri piccoli homeschoolers, quindi pur non essendo mai andati a scuola, sono stati influenzati dal nostro essere scolarizzati!
Perché vi racconto questo?
Quando ci si approccia all’homeschooling il problema non sono i programmi, i libri o gli esami, ma come vivremo noi l’educazione parentale? Siamo pronti a metterci davvero in discussione in modo profondo?
John Holt e la descolarizzazione
John Holt (1923-1985) è un pedagogista americano riconosciuto come uno dei maggiori esponenti della descolarizzazione. Dopo anni di lavoro all’interno del sistema scolastico egli ne rimase così deluso che divenne uno dei maggiori sostenitori dell’homeschooling.
“John Holt era una persona straordinariamente brillante e di buon senso che si arrabbiò per le ferite che la scuola stava infliggendo ai bambini con l’aumento della meccanizzazione della monotonia dell’istruzione di massa”
Sulla capacità di apprendere dei bambini, John Holt ha scritto diversi libri, uno solo di questi è ad oggi stato tradotto in italiano “Come apprendono i bambini”. Ho iniziato a leggere questo libro in vacanza e da subito le sue parole mi hanno trafitto l’anima.
Abbiamo intrapreso da tanti anni la strada dell’istruzione parentale, e siamo stati testimoni delle incredibili capacità di apprendere dei bambini, eppure leggere le parole di questo pedagogista mi ha fatto rendere conto, di quanta strada ancora dobbiamo fare per liberarci di un sistema scolastico malato e devastante.
La descolarizzazione è un percorso lungo e faticoso, alle volte pieno di contraddizioni, che accompagna ogni giorno la nostra scelta di fare homeschooling.
Coltivare la curiosità nella mente dei bambini
John Holt ci ricorda che come genitori dobbiamo scardinare dalla nostra mente il concetto che l’adulto è superiore in quanto a conoscenza e competenza mentre i bambini hanno bisogno di essere guidati dall’adulto.
Mi sono resa conto che anche se a parole è facile, questo concetto rimane impresso profondamente in noi, così continuiamo a insegnare anche se imparano da soli, a proporre attività che magari non interessano e a quantificare e valutare l’apprendimento anche se questo è sbagliato e controproducente.
Il quesito che ci dobbiamo porre non è come insegnare, ma come apprendono i bambini?
“Il modo di imparare dei bambini li conduce verso la vita in molteplici direzioni. Ogni cosa nuova che apprendono li rende consapevoli di altre nuove cose che possono essere apprese. La loro curiosità cresce con ciò di cui si nutre. Il nostro compito è mantenerla ben fornita di cibo. Mantenere la loro curiosità “ben fornita di cibo” non significa nutrirla o dire ai bambini di cosa deovno nutrirsi. Significa mettere alla loro portata la più ampia gamma e quantità possibile di buon cibo, come condurli in supermercato privo di cibo spazzatura (se si può immaginare un luogo simile).” John Holt
Scegliere l’homeschooling è l’inizio di un profondo cammino che ci porterà a mettere in discussione noi stessi, un impresa ardua, fortuna che i nostri figli ci amano profondamente e sono sempre pronti a perdonarci!
Ringrazio “Come l’orto della nonna” per l’esperienza in fattoria e per le meravigliose foto che ci scattato!
8 commenti
Giordana
Ci provo a nutrirli in questo modo. Ma é comunque molto complicato. Siamo tornati da Vienna dove visitando il museo di storia naturale il grande di 9 anni si é appassionato ai minerali. Gli ho comprato un set dove si scava il pezzo di gesso con lo scalpello e si devono trovare i minerali. E poi gli ho fatto vedere dei video sui minerali su Youtube. Ma non sempre posso alimentare tutto ció che piace…
Mariangela
Vero non è facile. Io sono come, appena scopro una loro passione cerco di incoraggiarli…però forse dovremmo iniziare a metterci da parte, in fondo il nostro amore e la nostra fiducia li incoraggiano a esplorare il mondo no?
Alessandra
Te lo ripeto sempre. Anche se non ho figli vi ammiro per la vostra scelta perché sicuramente da parte vostra ci vuole più impegno, immaginazione e competenza che non semplicemente parcheggiare i figli a scuola e delegare l’insegnamento alle maestre. Bravi!
Mariangela
Grazie di cuore.
rossella kohler
Grazie per il suggerimento di questo libro. Dei miei tre figli il terzo avrebbe certamente avuto grandissimi vantaggi dall’homeschooling. Ma allora non era permesso (ha oggi 26 anni), né, forse, avrei avuto la pazienza e la dedizione per attuarlo. E’ certamente più facile delegare. Oggi abbiamo preso in considerazione la cosa per mia nipote che andrà a scuola il prossimo anno, ma vive a Berlino e in Germania è ancora vietato.
Mariangela
Credo che per molti bambini sarebbe stato più vantaggioso scegliere l’homeschooling, peccato che ancora oggi pochi conoscono questa valida alternativa alla scuola tradizionale. Ps. In Italia si può fare homeschooling da sempre, è sancito nella nostra costituzione. Purtroppo ti confermo invece che la Germania è uno dei pochi Paesi al mondo in cui l’homeschooling è vietato.
Lucy the Wombat
Molto, molto interessante questo articolo! Se avessi figli penso che li manderei a scuola, ma mi hai fatto riflettere. Certamente il sistema scolastico così come è fatto oggi tiene conto troppo poco di come funziona l’apprendimento e troppo spesso scambia i piccoli per degli “imbuti da riempire”, per usare l’infelice espressione da poco diffusa.
Mariangela
Diciamo che recentemente il fallimento della scuola è sotto gli occhi di tutti. Ora purtroppo non ci resta che decidere singolarmente cosa fare.