esami di idoneità per homeschooling
Homeschooling

Homeschooling: esami di idoneità

Una tra le ansie maggiori per le famiglie che scelgono l’homeschooling, sono gli esami di idoneità. Il nostro retaggio scolastico, il senso di inadeguatezza che spesso contraddistingue il nostro essere genitori, ci fa vivere in maniera negativa questo momento di confronto con le istituzioni.

Molte scuole pubbliche, inoltre impongono alle famiglie delle sessioni d’esame lunghe ed estenuanti, senza alcun rispetto per il bambino che hanno di fronte.

Per non farci mancare nulla, a creare ulteriori problemi e ansie è la nuova normativa appena pubblicata inerente gli esami do idoneità, DM n.5 dell’8 febbraio 2021 che richiederà tempo per essere ben compresa e quindi applicata sia dai genitori che dalle figure scolastiche interessate.

Come vivere gli esami di idoneità con maggiore serenità, sia per la famiglia che per il bambino? Ecco alcuni consigli che possono essere utili.

Scegliere la scuola adatta per sostenere gli esami

Uno tra i motivi per cui abbiamo scelto l’homeschooling è per garantire a nostro figlio un percorso di studio personalizzato. Come riusciamo a quindi a fare gli esami d’idoneità?

E’ molto importante scegliere una scuola che si dimostri aperta e collaborativa nei confronti delle famiglie che fanno scelte educative diverse.

Ricordo che non si è obbligati a sostenere gli esami nella scuola viciniore, ma è possibile scegliere un’altra scuola pubblica o una paritaria. In questi casi è consigliabile avvertire la scuola di competenza della scelta che avete fatto e indicare dove sosterrete gli esami.

Il DM n.5 dell’8 febbraio 2021. ” Gli alunni in istruzione parentale sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva, presso una istituzione scolastica statale o paritaria, ai fini della verifica dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione”

Una volta scelta la scuola, è bene instaurate da subito un buon dialogo con le insegnanti che faranno gli esami a vostro figlio. E’ utile incontrarsi più volte, per poter parlare del programma e delle competenze che il bambino ha acquisito. E possibile anche discutere delle modalità d’esame e di particolari relative le prove stesse.

Ho trovato molto utile far conoscere le maestre al bambino prima dell’esame per cercare di creare un ambiente sereno in cui si è liberi di esprimersi.

Presentare un piano didattico educativo

Entro il 30 aprile le famiglie che fanno homeschooling, insieme alla richiesta per gli esami di idoneità, devono presentare il piano didattico educativo.

Cos’è un piano didattico educativo, introdotto nel recente DM n.5 dell’8 febbraio 2021? Si tratta di un documento completo inerente la storia del bambino. Può contenere oltre che informazioni generali sul bambino e sulla sua vita familiare, anche i programmi svolti e le competenze raggiunte. E’ possibile inserire nel piano didattico le scelte educative della famiglia e spiegare nel dettaglio in che modo hanno aiutato il bambino a raggiungere nuove abilità scolastiche.

Chiaramente quante e quali informazioni dare dipende molto dalla scuola e dalla sensibilità e rispetto che le docenti dimostrano alle vostre idee pedagogiche.

Nel mio caso ho sempre inteso il piano didattico come progetto di vita in cui raccontiamo particolari come le nostre vacanze e di come incidono molto sulla nostra didattica. Diamo anche spazio ai libri che leggiamo, alle attività ludico-creative che scegliamo di seguire durante l’anno. Infine parlo anche delle nostre attività familiari come il volontariato cui ci dedichiamo e altre esperienze importanti che ci toccano da vicino.

Scegliere programmi personalizzati

Colgo comunque l’occasione per ricordare che la programmazione scolastica si basa sulle competenze più che sui contenuti. Questo permette alla famiglia di poter scegliere gli argomenti da trattare in base agli interessi del bambino, consentendo molto margine di personalizzazione del programma.

Cosa vuol dire questo? Vuol dire che ad esempio quando mio figlio era in prima, ho preferito introdurre come carattere solo lo stampatello, lasciando il corsivo alla seconda. In un’altra occasione ho valutato che era il caso di inserire nel programma le tabelline solo in terza e non seconda classe.
Allo stesso tempo abbiamo affrontato argomenti come gli alberi e la fotosintesi clorofilliana in prima, oppure lo studio del mondo dei funghi in seconda, argomenti normalmente trattati negli ultimi anni della scuola primaria.

Mi ha aiutato parlare con le docenti in modo chiaro, ricordando loro che la nostra priorità è rispettare la naturale inclinazione e curiosità di nostro figlio, ogni volta sia possibile.

Questa libertà è chiaramente maggiore se il bambino non rientra nel percorso scolastico. In quest’ultimo caso invece è richiesta una maggiore aderenza al programma svolto a scuola.

Un buon dialogo con la scuola e la determinazione della famiglia nel voler rispettare le inclinazioni naturali del proprio bambino sono fondamentali per rendere l’esame di idoneità un momento di confronto più che un momento di mero giudizio!

Un importante lavoro su sé stessi

La cosa più importante però è fare un importante lavoro su noi stessi e sul nostro lato scolarizzato. Negli anni mi sono resa conto che l’ansia che sentivo crescere in prossimità degli esami era collegata al mio passato scolastico.

Il senso di inadeguatezza, la paura del giudizio altrui non mi permetteva di vivere serenamente quel momento. Così mentre mio figlio era sereno e felice di poter raccontare a qualcuno quello che aveva imparato, io la vivevo molto male.

Negli anni ho capito che, in vista degli esami, era importante che lavorassi su di me, sulle mie ansie e sulle mie paure legate all’homeschooling. Era il momento di smettere di sentirmi sotto giudizio per la mia scelta, e di far capire che ero consapevole dei grandi traguardi raggiunti. Quei traguardi non potevano essere messi in discussione in poche ore da un perfetto sconosciuto.

Da quel momento l’esame di idoneità non è più stato un estenuante braccio di ferro tra genitori e scuola, ma semplicemente un occasione per raccontare una piccola parte del nostro viaggio.

Oggi sono più serena, ho una maggiore consapevolezza di chi ho di fronte e di chi sono, e questo mi permette di vivere più serenamente l’esame e di trasmettere più sicurezza a mio figlio.

Modulistica per richiedere esami d’idoneità

Di seguito il prototipo per richiedere di poter fare gli esami d’idoneità presso un istituto scelto. Si ricorda di personalizzarlo in base alla propria situazione scolastica e famigliare. Si declina comunque ogni responsabilità in caso di utilizzo autonomo delle informazioni riportate.

Nel caso in cui si sceglie una scuola paritaria, il modulo sopra indicato è il medesimo. Si consiglia però di informare la scuola viciniore che non sosterrete gli esami presso il loro istituto.

4 commenti

  • MammaElly

    Carissima, mi ha fatto molto piacere leggere questo post. Come sai, anche noi abbiamo scelto da sempre di sostenere gli esami al di là di ogni obbligatorietà degli stessi. Non tutte le esperienze sono uguali: a volte l'evento-esame può essere un momento piacevolissimo, altre un po' meno, ma personalmente ritengo che comunque possa essere un'esperienza formativa ed un importante momento di confronto con l'esterno.

  • la luna di carta

    Io concordo con te! A mio figlio piace molto far vedere i progetti su cui ha lavorato e parlare di tutto quello che ha imparato.
    Non nego però che abbiamo avuto la fortuna di incontrare maestre collaborative in tutto, e non è da poco.

    A breve racconteremo il nostro esame di idoneità per l'accesso alla classe quarta! Un caro saluto Mamma Elly

  • chia bertasa

    Io penso che non tutto il male venga per nuocere, nel gruppo home schooling di Bergamo molti bimbi, compreso Leo, hanno sostenuto l'esame e tutti quanti hanno avuto ottimi risultati e esperienze positive.
    Anche le insegnanti con l'aumentare dei bimbi istruiti a casa apriranno le loro menti e sarà uno scambio reciproco, nella reciproca educazione.
    Le esperienze negative certo ci sono e ci saranno, ma spero sempre meno.
    Aspetto il vostro racconto sull'esame .
    Un abbraccio Chiara

  • la luna di carta

    Interessante quanto hai detto, non l'avevo mai vista in quest'ottica!

    "Anche le insegnanti con l'aumentare dei bimbi istruiti a casa apriranno le loro menti e sarà uno scambio reciproco, nella reciproca educazione."

    Apriamo la strada….e siamo lieti di farlo!
    Un caro saluto

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