
Mamma, faccio da solo
Il 2020 è stato un anno complicato per noi: prima l’ingresso a scuola del nostro dodicenne, poi il lockdown e la didattica a distanza. In breve tempo tutti i nostri equilibri sono andati persi e, con essi la mia serenità.
Siamo rimasti chiusi in casa per mesi e appena, è stato possibile abbiamo deciso di uscire per poter trascorrere del tempo insieme, da soli e in natura. Il libro di John Holt, “Come apprendono i bambini” mi ha accompagnato in questa strana estate, ed è stato un vero toccasana.
Ho finito di leggere il libro in uno dei miei luoghi del cuore, il lago di Garda. Amo profondamente questo angolo d’Italia, sono stata qui con mio marito appena sposati e siamo tornati altre volte. Potrei tornare al lago di Garda altre mille volte, senza mai stancarmi.
“Non ho mai sentito di appartenere a nessun posto, ma tu mi fai sentire come se ci fosse un posto per me” C. Clare

Nel nostro ultimo viaggio abbiamo scelto di dormire sulla riviera occidentale, nella penisola di Felice San Benaco, in provincia di Salò nel camping Europa Silvella che si affaccia sul golfo di Manerba e questo angolo del lago è stata una vera rivelazione.
Qui, in questo angolo di paradiso, mio figlio ha imparato a nuotare.
Imparare a nuotare
Gabriele ha 5 anni e ha sempre indossato i braccioli, lo facevano sentire al sicuro visto che l’acqua gli metteva ansia: bastavano due gocce d’acqua sul viso che succedeva il finimondo. Di recente invece mi ha chiesto timidamente di poter comprare una maschera come quella del fratello, senza pensarci troppo ho deciso di comprargliela.
Appena arrivati al lago di Garda, nelle magnifiche piscine del nostro villaggio, mio figlio non ha indossato i suoi braccioli ma ha iniziato a fare delle prove con la sua maschera, prima bagnava appena il viso, poi osava sempre di più. Io ero senza parole!

Stavo leggendo il libro John Holt “Come imparano i bambini” e a pagina 210 il famoso pedagogista racconta l’approccio di un bambino all’acqua. In questa parte del libro lo scrittore racconta la tenacia di un bambino che, con tante energia e coraggio ha deciso di esplorare esplorare il mondo dell’acqua e di imparare a nuotare.
Mi ha colpito il bambino che ripeteva di continuo a chi, in qualche modo volesse aiutarlo “Non tenermi, faccio da solo!” Leggevo e mi sono resa conto che davanti a me, mio figlio aveva deciso di voler superare il suo conflitto con l’acqua. E quando intervenivo, mi ripeteva le stesse parole in modo deciso.
Gabriele ogni giorno sperimentava e cercava di superare nuovi limiti, e a un certo punto ha iniziato a tuffarsi senza paura e, felice dei traguardi raggiunti urlava al mondo la sua felicità.
Ho provato più volte ad aiutarlo, ma regolarmente mi rispondeva, “mamma faccio da solo” Del resto come posso aiutarlo io che non ho mai imparato a nuotare nonostante innumerevoli corsi.

Come ha imparato mio figlio a nuotare? Non saprei dirlo, è successo perché lo ha deciso lui. Oltre alla sua determinazione, ho notato che ha passato molto tempo ad osservare il fratello e a fare delle prove. Ogni giorno cercava di migliorarsi e l’euforia per ogni piccola conquista era tangibile.
John Holt dice: “Qualunque metodo venga utilizzato l’esperienza dimostra che quando usiamo il naturale desiderio del bambino di esplorare ciò che è nuovo e sconosciuto e di arrivare a controllarlo, senza spingere il bambino stesso ad andare oltre o più in fretta di quanto si senta di fare, sia l’allievo che l’insegnante ne traggono il massimo divertimento e il massimo progresso.
E’ meraviglioso come i bambini, sanno quando e come devono imparare. Così oggi ho due figli che sguazzano in acqua senza mai esser stati a un corso di nuoto. A essere sincera tanto tempo fa ho portato il mio primogenito a un corso di nuoto ma ricordo che è tornato a casa piangendo, pregando che non lo mandassi più! Ci volle tempo per superare quel trauma.
Camping Europa Silvella, un campeggio a misura di bambino
Abbiamo trascorso metà della nostra vacanza all’interno del campeggio Europa Silvella, perché Gabriele voleva assolutamente continuare a provare a nuotare mentre suo fratello adorava i tornei e le mille attività che il gruppo degli animatori proponeva ai teenager.

Siamo stati stati tante volte al lago di Garda, ma mai così tanto fermi! Il campeggio è assolutamente a portata di famiglia e così ci godiamo le bellezze del lago, tra un pomeriggio in piscina e una passeggiata lungo lago.

Qui festeggiamo i nostri 19 anni di matrimonio e guardiamo i nostri bambini crescere. Mi auguro che, i miei figli possano sempre avere il coraggio di dirmi “faccio da solo” perché il vero apprendimento è quando il bambino è pronto e vuole imparare.
La strada per descolarizzarci per noi è ancora lunga, ma abbiamo dei bravissimi maestri che ci guidano con amore.
(in collaborazione con Camping Village Europa Silvella)

Come apprendono i bambini di John Holt

Leggere che passione!
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5 commenti
Antonella
Ma che brava. Da mamma capisco il timore soprattutto in certe attività. Sensazione che provo spesso quando i miei figli fanno attività che per me sono potenzialmente pericolose ma cerco per quanto sia possibile di non trasmettergli le mie paure ma di stargli accanto.
Mariangela
Io faccio lo stesso, cerco sempre di spronarli. Del resto dovranno fare la loro strada, non la mia 😉
Elisabetta
Io non ho figli, ma proprio pochi giorni fa è venuta a trovarmi in montagna per qualche giorno un’amica con due bambini.
Vederli esplorare e scoprire da soli quello che potevano e non potevano fare è stato molto bello.
Mariangela
Diciamo che purtroppo un pò tutti abbiamo molti preconcetti sui bambini. Però è bello sapere che c’è chi come te riesce a vedere la meraviglia
Claudia
Gran bel post da mamma. Pensa che anche io ho imparato a nuotare proprio al lago di garda, in un campeggio non lontano da quello in cui sei stata tu