
Alle cascate dell’Acquacheta con i bambini
L’autunno per noi è la stagione dei boschi e delle lunghe passeggiate su sentieri pieni di foglie. E’ il periodo in cui si raccolgono castagne, nascoste nei loro ricci o deliziosi funghi da gustare con la polenta.
Solo le foreste possono raccontare la magia del foliage in autunno, non credete? In un bosco è possibile respirare a pieni polmoni l’atmosfera surreale dell’ultimo saluto degli alberi prima del riposo invernale.
Oggi vogliamo parlarvi di un nuovo angolo delle foreste Casentinesi che ci ha conquistato, con i bambini siamo andati alle cascate dell’Acquacheta, al borgo di San Benedetto in Alpe e abbiamo scoperto un interessante fenomeno geotermico, il vulcano sul monte Busca.
I sentieri lungo l’Acquacheta con i bambini
Nelle foreste Casentinesi, tra l’Emilia Romagna e la Toscana, nascoste come un prezioso gioiello si trovano le cascate dell’Acquacheta. Per arrivare alle cascate occorre seguire un sentiero, che da San Benedetto in Alpe costeggia il torrente Acquacheta; è una passeggiata piacevole e suggestiva e rappresenta l’unico modo per arrivare alla parete rocciosa di circa 70 metri da cui scende il fiume formando le celebri cascate.

Il sentiero non ha un forte dislivello ma è abbastanza lungo, circa 9 chilometri tra andata e ritorno. E’ un percorso piacevole da fare, con molte tappe incantevoli ideali per una merenda o per giocare lungo il torrente con i bambini. In autunno gli alberi tra il rosso e il giallo, tipici delle foreste Casentinesi creano un atmosfera che non ha eguali.

A rendere ancora più interessante la visita alle cascate dell’Acquacheta con i bambini e del borgo di San Benedetto in Alpe vi è la sua storia. Pensate che in questi luoghi visse Dante Alighieri, che dopo il suo esilio da Firenze, decise di rifugiarsi nella vicino abbazia di San Benedetto lungo la via per Ravenna.
E’ molto probabile che nel 1302-1303, durante il suo esilio, mentre si trovava nell’abbazia, egli scrisse dei versi della Divina Commedia. Pensate che dedicò persino dei versi alle cascate dell’Acquacheta nel canto XVI dell’Inferno.
“Come quel fiume c’ha proprio cammino
prima dal Monte Viso ‘nver’ levante,
da la sinistra costa d’Apennino,
che si chiama Acquacheta suso, avante
che si divalli giù nel basso letto,
e a Forlì di quel nome è vacante,
rimbomba là sovra San Benedetto
de l’Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
così, giù d’una ripa discoscesa,
trovammo risonar quell’acqua tinta,
sì che ‘n poc’ora avria l’orecchia offesa”.
Dante Alinghieri
Oltre una piacevole escursione, il nostro fine settimana in natura si è trasformato in una lezione di letteratura e storia. E’ incredibile scoprire che l’apprendimento è ovunque e non si può contenere solo tra le mura scolastiche e domestiche.
L’antico Borgo di San Benedetto in Alpe
Per visitare le cascate dell’Acquacheta con i bambini, ancora oggi come al tempo di Dante, il borgo di San Benedetto in Alpe rappresenta l’unica via d’accesso.

Dopo aver visitato le cascate è quasi d’obbligo conoscere meglio questo grazioso borgo senza tempo. Le case in pietra, il fumo dai camini, l’odore di pranzi succulenti nelle strade rendono davvero piacevole camminare lungo le sue vie.
Dante stesso visse in questo contesto e abitò molto probabilmente nell’antica abbazia che sovrasta il paese. Raggiungere l’abbazia è facile anche a piedi, una breve passeggiata dal centro di San Benedetto vi conduce direttamente li. Semplice e imponente, l’abbazia stupisce per la sua linea essenziale e per la vista su tutta la valle.

Non molto distante dall’Abbazia si trova il camping Acquacheta, in cui abbiamo soggiornato con il nostro camper. Nel campeggio ci sono anche piccoli bungalow adatti per famiglie che vogliono vivere l’esperienza di dormire nel bosco. Il campeggio totalmente immerso nelle foreste Casentinesi ed è bellissimo vedere ovunque le foglie gialle e rosse che cadono dagli alberi, un’atmosfera decisamente autunnale!
Il vulcano più piccolo del mondo sul monte Busca
Volete stupire i vostri bambini? Il vulcano del monte Busca è perfetto! Sull’appenino Tosco-Romagnolo si trova il vulcano più piccolo del mondo. In verità non è proprio un vulcano ma è una fontana ardente, ossia una fuoriuscita di idrocarburi gassosi che dal centro della terra quando entrano in contatto con l’ossigeno s’incendiano.

Si tratta di un fenomeno scientifico davvero originale che ci ricorda che la nostra terra è viva e ha tanti segreti da nascondere. I bambini rimangono affascinati da questo fuoco eterno che brucia senza legna e vi faranno tante domande. Ecco una lezione di scienze pronta per essere servita!

Il vulcano non è molto distante da San Benedetto in Alpe ed è una tappa perfetta per ammirare uno dei fenomeni naturali che cattura l’attenzione di tanti. Del resto alle volte basta così poco per stimolare la curiosità dei bambini e per coinvolgere i nostri ragazzi adolescenti in un viaggio in famiglia!
Una tappa davvero interessante e originale! Torniamo a casa arricchiti, serbiamo tanti piccoli di un autunno un po’ difficile, ma che nonostante tutto con le sue meraviglie riesce a cancellare tutte le brutture.

Coltivare funghi con i bambini
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3 commenti
Priscilla
Che spettacolo! Così tanto da vedere in un luogo abbastanza vicino a casa… Un invito a nozze praticamente!
Federica Assirelli - My Travel Planner
Oggi mi hai fatto fare un tuffo nella mia infanzia! Ho vissuto a Rocca San Casciano, a pochi km da San Benedetto, fino ai 22 anni e questi sono i miei luoghi! Non vado alle cascate da un po’ e proprio nei giorni scorsi dicevo con mio marito che mi piacerebbe tornarci!
Mariangela
Luoghi davvero incantevoli!