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Le foreste Casentinesi: Premilcuore

Le foreste Casentinesi ci hanno letteralmente affascinato al punto che, a distanza di una settimana siamo tornati per scoprirne un nuovo scorcio. La nostra destinazione? Siamo andati a Premilcuore, un grazioso borgo in provincia di Forlì e abbiamo vissuto due giorni meravigliosi immensi in natura.

premilcuore con i bambini cosa vedere

A Premilcuore con i bambini

Premilcuore è un borgo medioevale, che si trova alle porte delle foreste casentinesi nel cuore della Romagna. Il grazioso paese è costeggiato dal fiume Rabbi ed è totalmente immerso nel verde incontaminato: se amate camminare e perdervi tra odori e colori della natura questo è il posto giusto.

Premilcuore ha una storia lunga e complessa, e le vie del borgo hanno davvero tanto da raccontare. E’ bellissimo perdersi tra i viottoli e scoprire nuovi angoli ascoltando le storie che raccontano, il territorio fu sotto il controllo della famiglia Guidi, ma anche di Caterina Sforza, e oggi è possibile visitare la Rocca, casa Guidi e Palazzo Giannelli.

Assolutamente da non perdere è la Torre dell’Orologio, al suo interno vi è un orologio che segna il tempo dal 1593 e continua a battere con il suo meccanismo originale. L’orologio ha una carica manuale e dura circa un giorno. Il temperatore è colui che “carica l’orologio” ogni giorno!

Emozionante pensare che quest’orologio scandisce le ore da oltre 500 anni, se potesse parlare quante storie avrebbe da raccontare!

Torre dell'orologio a premilcuore

Premilcuore è anche parte del “Cammino di Dante” perché sembra che Dante Alighieri molto probabilmente conoscesse bene i sentieri di questo lembo di terra tra Romagna e Toscana. Nelle foreste Casentinesi infatti ci sono molti camminamenti medioevali che collegavano, ai tempi del Poeta, Firenze con Ravenna.

I paesaggi che si incontrano lungo il cammino furono molto probabilmente fonte d’ispirazione per Dante e, a testimonianza di questo la Divina commedia è ricca di riferimenti storici e culturali a questi luoghi. Un motivo per visitare questi paesaggi naturali!

Visitare la grotta urlante con i bambini

La grotta Urlante e cascate della Sega

Da Premilcuore partono molti sentieri che permettono di apprezzare in modo profondo la bellezza delle foreste Casentinesi. Noi abbiamo scelto di fare il percorso dalla grotta Urlante alle cascate della Sega.

Visitare la grotta urlante a Premilcuore

La grotta urlante è una meravigliosa cascata, un vero gioiello creato dall’acqua sotto un antico ponte del 1600. La cascata si trova in località Giumella, lungo la strada che porta a Firenze ed è talmente suggestiva che è stata inserita dal prestigioso quotidiano inglese Financial Times nella lista dei migliori luoghi selvaggi dove fare il bagno in Italia.

Grotte e cascate nelle foreste casentinesi

Il fiume Rabbi, nel suo lento viaggio verso il mare ha levigato le rocce in modo naturale nel corso dei millenni, a formare una cascata spettacolare con due grandi conche, che sono ideali per tuffarsi nelle afose giornate estive. In autunno le cascate si tingono di arancione e l’effetto spettacolare è assicurato!

Le cascate della sega nelle foreste casentinesi

Dalla grotta urlante, percorrendo un sentiero di circa un chilometro è possibile giungere alle cascate della Sega. E’ sempre il fiume Rabbi che ci regala un nuovo tuffo spettacolare da non perdere.

Il sentiero è totalmente immerso in natura ed è facilmente percorribile anche con i bambini, anzi fermatevi e annusate i profumi del bosco e godetevi il silenzio e la pace che solo il bosco riescono a donare!

Fiumicello e il mulino Mengozzi

Fiumicello e il mulino Mengozzi

Premilcuore ha ancora altre sorprese da riservare ai suoi turisti, avete mai visto un mulino ad acqua all’opera? A fiumicello, una frazione di Premilcuore è possibile visitare il Mulino Mengozzi che, apre le porte a tutti coloro che sono curiosi di scoprire come lavoravano una volta questi antichi mulini.

Il mulino appartiene alla famiglia Mengozzi da oltre 600 anni e ha lavorato in modo attivo fino al 1963 producendo una rinomata farina di castagne. Dopo la chiusura, la famiglia Mengozzi hanno deciso di ristrutturarlo e aprirlo al pubblico: oggi dopo anni di silenzio, il mulino ha ripreso a funzionare come tanto tempo fa, dal generatore di corrente elettrica, alla piccola mola di pietra utilizzata per arrotare lame e coltelli!

Vedere un mulino funzionante

Con nostro grande stupore abbiamo visto trasformare i semi in farina, e il tutto sfruttando l’energia pulita dell’acqua. Siamo rimasti affascinati dalle potenti turbine che azionavano la mole di pietra, e insieme ai bambini abbiamo avuto occasione di vedere come l’acqua, opportunamente incanalata, lavora al pari un potente motore per far funzionare il mulino!

Un’esperienza davvero unica, in un contesto meraviglioso. Da non perdere infatti i sentieri intorno al mulino, affascinanti e suggestivi come tutte le foreste Casentinesi!

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