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La storia di un bruco che diventa farfalla

Quest’anno finalmente siamo stati testimoni di uno dei miracoli che la natura ci regala, la metamorfosi di un bruco a farfalla!
E’ stata un’esperienza bellissima quasi magica. Abbiamo prima nutrito i bruchi, poi osservato i loro bozzoli e seguito ogni cambiamento che avveniva. Infine all’improvviso la farfalla rompe il bozzolo, resta ferma per un pò di tempo per asciugare le ali, e solo quando è pronta prende il volo.

Il momento più incredibile è stato salutarle e vederle volare in alto nel cielo.

Come fare per allevare delle farfalle?

La parte più difficile è reperire i bruchi! Noi abbiamo scelto di allevare il bruco della farfalla cavolaia, molto comune e odiatissimo dai contadini perchè divorano senza pietà intere piantagioni di cavolo.

La mia amica Valentina (come l’orto della nonna ndr) ci ha avvertito quando sono comparsi i primi bruchi nel suo orto, e noi con alcuni amici di mio figlio siamo andati a caccia dei piccoli insetti tra i cavoli e gli altri ortaggi di stagione.
E’ stato molto istruttivo capire dove crescono, come riconoscerli e sopratutto comprendere perchè sono tanto odiati dagli agricoltori.

Di solito la pianta su cui si trovano i bruchi è la loro pianta nutrice, per questo ci siamo procurati abbondanti quantità di foglie di cavolo, perchè è noto che sono divoratori insaziabili.

Tornati a casa abbiamo sistemato i nostri bruchi in grandi barattoli di vetro. All’interno abbiamo messo un pò di terra, qualche rametto e infine le foglie di cavolo.
I bruchi hanno apprezzato la loro sistemazione e hanno continuato a divorare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro! Ci siamo divertiti un mondo a vedere quanto mangiavano e come crescevano in fretta.

Abbiamo coperto i nostri vasi in vetro con un tovagliolo tutto bucherellato per permettere all’ossigeno di passare. Sono bastati pochi giorni ed’è avvenuta la prima trasformazione, una mattina al posto dei bruchi sono comparse delle bellissime crisalidi chiuse nei loro bozzoli.

E’ stato tutto così veloce! Alcuni bruchi continuavano a mangiare e crescere, mentre altri si erano trasformati e ora erano nei bozzoli.
Le crisalidi non mangiano e non bevono e noi, visto che avevamo raccolto i bruchi in autunno, eravamo pronti ad aspettare la primavera per vedere le nostre farfalle.
Abbiamo lasciato i nostri barattoli all’esterno, per non influenzare il loro ciclo di vita, tuttavia il caldo inaspettato del mese di ottobre ha fato si che il miracolo avvenisse prima.

Una mattina apriamo il nostro barattolo per poter cambiare le foglie di cavolo e troviamo una bellissima farfalla.

Uno di quei fastidiosissimi bruchi, si è trasformato in una bellissima farfalla dai colori lucenti che spaziano tra il bianco e il giallo. La farfalla è pronta ad affrontare la sua breve vita, apriamo il barattolo e lei vola lontano.
La seguiamo con lo sguardo finchè è possibile e i bambini sono visibilmente dispiaciuti nel vederla andare via. Abbiamo accudito dei piccoli e non proprio graziosi bruchi, per poi poter donare la libertà a una meravigliosa farfalla. Un vero gesto di amore e rispetto.

“Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere una farfalla” (Antoine de Saint-Exupery)

Di farfalle ne sono nate altre tre, e nei nostri vasetti ci sono ancora dei bozzoli. Aspettiamo la primavera con pazienza per assistere di nuovo a questo meraviglioso miracolo della vita.

     

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