Classe quarta,  Mesopotamia,  Natura,  Pesaro,  Storia

In fattoria “Come l’orto della nonna”

Ultimamente mi sono dilungata sull’importanza della lettura sin dalla più tenera età, credo fermamente che per essere persone libere sia importantissimo leggere. Però penso anche che saremo liberi nel senso più pieno, se ritroviamo il nostro posto in questa grande meraviglia che è la natura.

Maria Montessori diceva: “La terra è dove sono le nostre radici. I bambini devono imparare a sentire e vivere in armonia con la Terra”

I miei figli mi hanno fatto un grande dono, mi hanno insegnato ad osservare il mondo intorno a me! Insieme a loro mi sono fermata per ammirare il grande lavoro che le formiche compiono ogni giorno sotto il sole, per ascoltare i grilli e le cicale che cantano il loro inno all’estate, e ho imparato a vedere con occhi nuovi un ragno che tesse la sua ragnatela e una vespa che costruisce con cura il suo nido.

Questo e tanto altro! Capite che i miei figli mi hanno aiutato a vedere un mondo che ai più è sconosciuto. E io che da bambina vivevo in campagna, mi rendo conto di essermi persa tanto.

Oggi vivo in città ma ogni volta che possiamo cerchiamo di portare i bambini in campagna per respirare serenità e ammirare la creazione. Vorrei raccontarvi di una giornata che mi è rimasta nel cuore: una visita alla fattoria “Come l’orto della nonna” qui a Pesaro.

Ho conosciuto Valentina per caso, ho cliccato mi piace su un post davvero originale della sua pagina facebook. Una ragazza giovanissima con un grande amore e rispetto per la terra che l’hanno portata a scegliere il lavoro più difficile del mondo, la contadina, e a svolgerlo con passione e impegno.

Organizziamo una visita alla sua fattoria, con un gruppo di amici di mio figlio. I bambini sono circa una decina e hanno età diverse, eppure qui in campagna si muovono all’unisono; i grandi aiutano i piccini e i bambini più piccoli ascoltano con attenzione e seguono rispettosamente i loro fratellini maggiori.

Inutile dire che l’attrattiva principale, le vere star della giornata sono gli animali della fattoria di Valentina:  pecore, maiali, galline di diverse razze, oche, conigli e finanche un cavallo.

Grande esplora con i suoi amici in libertà, Piccolo è tra le mie braccia, sul suo volto stupore misto a curiosità. Ci avviciniamo ai vari animali, con calma e rispetto, a favorire la reciproca conoscenza, li osserviamo con attenzione e finalmente ascoltiamo i loro versi!
E’ così che i bambini dovrebbero imparare, ci sono cose che non si possono insegnare solo con i libri!

Valentina arriva direttamente dall’orto dove ha iniziato la sua mattina molto presto per la consueta raccolta della verdura. Accoglie i bambini con un sorriso e gli spiega che oggi loro la aiuteranno nel dar da mangiare ai suoi cari animali.
I bambini non stanno nella pelle, a turno ognuno riempe il suo contenitore con i semi che Valentina gli indica. I bambini piccoli collaborano e trasportano con cura dei bicchieri colmi di cibo. Come prima cosa rimboccano tutti insieme la mangiatoia delle galline, quando ad un certo punto ecco arrivare le galline e beccare con foga i loro semi preferiti.

Noi mamme siamo li a osservare, i bambini sono sereni e vederli giocare tra di loro e con gli animali è un vero piacere per l’anima. Il lavoro continua, cibo, acqua a tutti gli animali, dai più piccoli fino al cavallo.
Valentina parla poco, eppure trasmette autorevolezza nei suoi gesti lenti ma decisi. I bambini la seguono in ogni suo passo.

Il tempo scorre veloce, il sole è sempre più cocente e la merenda è la più buona di tutte, torte e ciambelle fatte in casa sotto la chioma di un albero immenso. Per rinfrescarci acqua e succhi di frutta sempre e rigorosamente casalinghi.
Per i bambini le sorprese non sono finite, ci sono due secchi qui per loro, uno con del terriccio e uno con del fango, a cosa serviranno?

Il terriccio è per riempire dei vasi che ogni bambino potrà portare a casa come ricordo della giornata. Ognuno ha personalizzato il suo contenitore a proprio piacimento, in base all’età e allo stato d’animo del momento. Valentina distribuisce i semini e aiuta i bambini ad adagiarli sul letto di terra appositamente preparato; lo fa con cura e attenzione, e racconta ai bambini quello che i semini diventeranno.

Sono i primi semini che Piccolo pianta e sarà grazie a lei che potrà assaporare la magia della nascita!

La vera sorpresa è stato il secchio di fango, avete capito bene, un secchio di fango. Non riuscivo a capire, lei ingenuamente mi dice: “mi piacerebbe che i bambini potessero giocarci!“.
Ero allibita, ma anche incuriosita. Immergo le mani e sento l’argilla che si modella sotto le mie dita, nessuna pasta modellabile regge il confronto….una sensazione bellissima, antistress e sarà chissà forse perchè siamo intimamente legati con la terra!

In questi giorni stò leggendo diversi libri sulla storia della scrittura, così qui, con l’argilla tra le mani la mia mente è volata al passato quando i giocattoli non esistevano, e ho raccontato ai bambini di quando il mondo era diverso e gli uomini non sapevano scrivere. Ad un certo punto, gli abitanti della Mesopotamia scoprono il valore dell’argilla e di come possono trasformarla a proprio piacimento, da lì a poco iniziano ad inciderne la superficie e a inventare un codice per la scrittura.

I bambini cercano bastoncini ma anche piume di galline…..dalla fattoria ora siamo passati alla storia della scrittura. I bambini sono intorno a me, sono in tanti e hanno varie età, ridiamo insieme e siamo qui seduti per terra, sotto la chioma di un fresco albero in una fattoria.

Una giornata speciale, di cui serberò i ricordi a lungo, nel mio cuore.
Grazie Valentina.

2 commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *