
La gara delle coccinelle e la competizione nei bambini
Amo tantissimo i Silent Book ma non nego che li trovo molto difficili da leggere ai miei figli. Senza le parole mi sento un po’ persa e riconosco che mi spaventa sempre attingere alla mia piccola riserva di fantasia. Ciò nonostante non rinuncio ad averli nella nostra biblioteca!

La prima volta che ho sentito una lettura di “La gara delle coccinelle” di Amy Nielander ero in biblioteca e camminavo tra i vari scaffali annusando il meraviglioso odore dei libri, la bibliotecaria ha iniziato a leggere questo albo illustrato ad un gruppo di piccolini, così mi avvicino.
Sono rimasta affascinata dalla storia ma soprattutto dalla lettura animata che ne è scaturita. Bambini preoccupati, incuriositi e poi sereni e felici del lieto finale. Il tutto senza una parola.
La gara delle coccinelle è un albo illustrato con centinaia di coccinelle di varie dimensioni e colori provenienti da tutto il mondo. Non sapevo che esistessero così tante specie di coccinelle!
Oltre l’accuratezza scientifica, è meravigliosa l’idea di fondo che vede queste coccinelle gareggiare tra di loro per raggiungere il traguardo.
Sana competizione tra bambini
Una fra tutte è in pole position ma, colpo di scena, la piega del libro diventa un ostacolo insormontabile che inghiotte una a una tutte le piccole creature colorate, cui ci eravamo tante affezionate.
Spariscono tutte tranne la prima coccinella grigia che sta per tagliare il traguardo, ma vincere da soli è triste e così riflettiamo: primeggiare è davvero così importante?
Da queste riflessioni nascono buone azioni, e così generosità e altruismo spingono una piccola coccinella ad aiutare le sue amiche e con un forte gesto di solidarietà escono da libro e vincono insieme! Vincere da soli non ci piace!

Un libro da leggere ai nostri figli ma anche a noi stesse, perchè è vero che i bambini sono competitivi ma alle volte le mamme lo sono di più e i bambini poi non fanno altro che assimilare i nostri comportamenti sbagliati.
E’ però giusto riconoscere che non tutta la competizione nei bambini è sbagliata, anzi una sana competizione esiste e può finanche essere costruttiva, perché può stimolare il bambino a fare di più, ad allargare i suoi orizzonti.
Osservando i miei figli ho sempre notato che la competizione è insita nella sua natura umana, e entro certi limiti è fondamentale per il miglioramento personale. Come genitori però dobbiamo aiutare i nostri figli a mitigare questo forte sentimento con generosità, altruismo e solidarietà.
Come farlo? Leggere un libro può essere una buona occasione per spiegare che alle volte primeggiare non è così importante. Tuttavia il mondo migliore è insegnare con l’esempio, quindi prima smettiamo di essere competitive noi mamme, esibendo i nostri figli come trofei prima loro capiranno che competere è importante si, ma non è tutto!
Voi credete nella sana competizione?

A San Leo nella Valmarecchia con i bambini

In campeggio a Riva Verde
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