
A San Leo nella Valmarecchia con i bambini
Alle volte ci si può sentire in vacanza senza andare troppo lontano come in una gita fuori porta con amici! Scoprire il proprio territorio può essere un’opportunità per valorizzare la nostra cultura e le tradizioni dei paesaggi vicino casa nostra, oltre che prendere una pausa dalla vita quotidiana.
Nell’ultimo periodo abbiamo coinvolti i nostri amici alla scoperta di borghi caratteristici non troppo distanti dalla nostra città. Oggi vogliamo condividere con voi la nostra giornata in Valmarecchia, nell’antico borgo di San Leo con i bambini.
Visitare la Rocca di San Leo con i bambini
Fino a pochi anni fa San Leo era parte della nostra provincia Pesaro Urbino, oggi questo borgo è sotto la regione dell’Emilia Romagna e domina su un paesaggio che assomiglia a una cartolina!

La fortezza di San Leo domina sulla vallata, imponente in tutto il suo splendore. Il forte rinascimentale aveva la fama di essere inespugnabile grazie alla sua strategica posizione. Oggi è un esempio di arte militare ed è molto conosciuta grazie alle parole di
Umberto Eco che definì San Leo “La città più bella d’Italia? San Leo: una rocca e due chiese“.

Visitiamo il grazioso borgo, la Pieve risalente al IX secolo a.C., la Torre Civica e il Duomo. Vicino questi antichi monumenti, si trova persino traccia dei primi insediamenti preistorici: le vasche rupestri!
Camminare per le vie del centro è suggestivo, perché ai monumenti storici si alternano caratteristiche botteghe artigiane e ottimi ristoranti tipici.

Il borgo racconta una storia molto antica che coinvolge e incuriosisce, così entriamo nella fortezza di San Leo. La magnificenza del castello cede il passo alla sua storia molto forte: qui morì dopo un lungo periodo di prigionia, il mago e alchimista Giuseppe Balsamo, noto come Conte di Cagliostro.
Temi importanti quelli che vengono trattati nelle varie sale della Rocca e che ci permettono di conoscere meglio un’epoca da molti considerata buia, il Medioevo.
Medioevo e Inquisizione alla Rocca di San Leo
Abbiamo visitato la rocca di San Leo con i bambini accompagnati da una guida in abito da Inquisitore. Il motivo è presto detto, uno dei temi che vengono trattati nel museo è proprio l’Inquisizione.
Alle volte è difficile raccontare le crudeltà che l’uomo è riuscito solo a pensare, tanto più se fatta in nome di Dio. Oggi ne abbiamo parlato a lungo, con calma e con tutta la serietà che richiedeva. La nostra guida è stata molto abile nel trattare temi importanti sempre rispettando la sensibilità dei bambini che erano presenti.
Amo queste visite guidate, perché arricchiscono senza appesantire. Del resto ognuno di noi apprende in base al proprio interesse e nel caso dei bambini, in base alla alla loro età e curiosità.

L’inquisizione era un tribunale ecclesiastico il cui compito era giudicare i reati contro la fede, anche detti eresie. Le prime sale che abbiamo visitato esponevano degli strumenti di tortura usati nei confronti di chi si opponeva o semplicemente intralciava l’operato della Chiesa.
Abbiamo letto in silenzio le varie torture inflitte e le motivazioni alla base, abbiamo ascoltato le domande di nostro figlio e laddove era possibile abbiamo cercato insieme una risposta.
500 anni di violenze, soprusi che la Chiesa ha imposto per poter imporre la sua supremazia spirituale e sociale, e giustificare la sua forte ingerenza nella politica e nella vita militare dell’epoca.
La storia del Conte di Cagliostro dimostra in modo inequivocabile cosa volesse dire essere perseguitato da figure ecclesiastiche. Cagliostro fu battezzato come cristiano e divenne in breve noto presso le corti più importanti d’Europa come alchimista e guaritore. Alla corte di Versailles venne coinvolto nel famoso complotto detto “affare della collana” che diffamò la regina Maria Antonietta e aprì la strada alla Rivoluzione Francese.
Un uomo enigmatico di cui si sa poco e sui cui ci sono molte leggende e racconti quasi surreali. La certezza è che sfidò apertamente la Chiesa e questo gli costò la morte come eretico proprio qui a San Leo.
Inutile dire che per un ragazzo la fortezza di San Leo è un luogo che permette di ampliare i propri orizzonti su tanti scorci della storia umana. Abbiamo parlato dell’inquisizione, ma anche dei complotti che portarono alla Rivoluzione Francese, senza dimenticare altri temi interessanti come l’Alchimia e la Massoneria.

Un salto nel Medioevo con i bambini
La rocca di San Leo è decisamente affascinante perché ha tanto da raccontare, e segreti ancora da svelare. Torneremo a casa e so che ne parleremo a lungo del Medioevo e di quello che è successo, perché la Storia deve servirci da rammemoratore affinché alcune cose avvenute non accadano più!
Noi siamo credenti e cristiani, ma la domanda che sorge è può Dio condonare tali nefandezze compiute nel suo nome per poter godere di privilegi terreni e scopi puramente egoistici?
“Ai posteri l’ardua sentenza” (A. Manzoni)
Per informazioni pratiche sugli orari e sui prezzi ecco il sito di riferimento della Fortezza di San Leo www.san-leo.it. La fortezza di San Leo organizza delle visite guidate per famiglie grazie al quale la storia si arricchisce notevolmente. Da non perdere la postazione multimediale che racconta gli avvenimenti pricincipali della rocca di San Leo in modo decisamente accattivante!










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