I luoghi dello sbarco in Normandia in camper
I castelli della Loira ci hanno fatto sognare, e anche se solo in minima parte, siamo felici di aver potuto assaporare la vita e lo sfarzo a corte tra i reali francesi nel 1500!! La nostra prossima tappa prevede un salto nel tempo, dai paesaggi incantati e scenari fiabeschi ci ritroviamo a rivivere uno del capitoli più tristi della nostra storia recente: lo sbarco in Normandia.
La Normandia è una tra le bellezze naturali della Francia, alte scogliere e dune meravigliose incantano per i colori e i sapori di un territorio selvaggio e poco contaminato. Ricordiamo però la Normandia anche per il D-Day: una tra le operazioni militari più importanti della storia più recente che ha avuto un notevole impatto su tutto il mondo.
Tutto ebbe inizio il 6 giugno 1944, e l’obbiettivo era liberare l’Europa occupata dai tedeschi. Circa 130.000 i soldati che sbarcarono nelle spiagge in Normandia via mare, 3100 mezzi di sbarco provenienti da 1200 navi. Oltre via mari 7500 aerei lanciarono 24.000 paracadutisti.
Il numero dei morti, è altissimo: oltre 60 milioni di persone in tutto il conflitto tra civili e militari: nessuno al mondo nella storia delle guerre umane, aveva mai visto qualcosa di simile e speriamo che mai nessuno lo vedrà.
Noi ci siamo andati, in silenzio, in punta di piedi per parlare ai nostri figli della pace, e far capire che quello che la guerra lascia dietro di sè è solo morte, sofferenza, e distruzione.
La prima tappa del nostro viaggio è il Memoriale di Caen, un museo immenso che ci permette di capire molti aspetti del conflitto, grazie a ricostruzioni, filmati e reperti storici. Un vero inno alla pace, che parte dal racconto di cosa è successo e parla sopratutto di cosa la guerra ha voluto significare per milioni di persone.
Ci ha toccato molto poter entrare in un vero bunker militare, ma anche poter toccare con mano un pezzetto del muro di Berlino: testimonianza di guerre che nel mondo continuano a esserci sotto i nostri occhi.
Il nostro viaggio prosegue alla volta del porto artificiale di Arromanches, dove siamo rimasti davvero sorpresi dell’immensa costruzione bellica, capolavoro d’ingegneria. E’ la prima volta che in questo viaggio vediamo l’oceano, e qui ogni angolo, ogni strada racconta la guerra.
Dopo una breve tappa alla batteria di Colleville Sur Mer decidiamo di visitare entrambi il cimitero americano sempre a Colleville Sur Mer e quello tedesco a La Cambe.
Abbiamo camminato con i bambini tra le lapidi, leggendo i nomi e cercando di capire la storia e la vita di quei ragazzi prima della guerra. La maggior parte ha tra i 18 e i 20 anni, vite spezzate nel fiore della giovinezza a causa del conflitto bellico.
Molti di questi giovani non sapevano dove andavano, si sono arruolati volontari spinti da grandi ideali, altri semplicemente si sono trovati costretti a combattere, l’alternativa era comunque la morte.
Uno di fronte all’altro, e oggi qui in un cimitero commemorativo. I cimiteri sono diversi, troppo diversi.
Immancabile la visita alle spiaggia Omaha beach con il suo meraviglioso monumento omaggio alla memoria in spiaggia, e Utah Beach.
Di quest’ultima tappa inerente lo sbarco in Normandia ho apprezzato il complesso museale. Il museo di Utah beach è decisamente a portata di bambino, con ricostruzioni e molte interviste a uomini che hanno vissuto il giorno del 6 giugno 1944. Molto ricca la collezione di reperti storici e di attrezzature e veicoli dell’epoca. Interessante è che in questo museo è possibile vedere il bombardiere B-26, l’unico modello in Europa.
Se la storia del conflitto bellico ci ha scosso fortemente, ogni sera l’oceano ci ha donato un pezzetto della sua pace. Le lunghe passeggiate in riva all’oceano ci hanno rilassato e cullato. Oggi il mare ha portato via molti degli orrori di quei giorni e la Normandia risplende per le sue bellezze naturali.
La Normandia è bellissima, e ogni angolo, ogni scorcio ci ha aiutato a ricordare che l’uomo ha fatto cose brutte, ma la terra continua a perdonarci e a regalarci ogni sera tramonti spettacolari!
Noi esseri umani quando lo capiremo davvero?
2 commenti
Il Filo di Ariadne
Pensa che anch'io quest'estate ho fatto lo stesso identico giro con la mia famiglia! È stato toccante e interessante allo stesso tempo, lo consiglierei a tutti!
la luna di carta
Che forte! Chissà magari ci siamo anche incontrati!