Classe terza,  Lapbook,  Marche,  Pesaro

Alla scoperta di Pesaro: il Resto del Carlino

Mio figlio ama leggere di tutto, dai fumetti alle letture più impegnate: per il quotidiano però ha un vero debole!
Sin da piccolino è sempre stato attirato dal Resto del Carlino, il giornale della nostra città e, anche se non sapeva leggere ne sfogliava avidamente le pagine. Quando a 7 anni, ha iniziato a leggere, la prima cosa che ha chiesto è stato un abbonamento al quotidiano.

Proprio parlando del giornale, il papà ci ha raccontato di quella volta in cui da bambino ha visitato con la scuola la redazione di Pesaro, un’esperienza davvero memorabile. A questo punto, appena ci si è presentata allora l’opportunità di incontrare i giornalisti della nostra città, l’abbiamo subito presa al volo.
Del resto nel nostro progetto dedicato alla nostra città, non può mancare una visita alla redazione del Resto del Carlino di Pesaro.

Partiamo tutti emozionati un sabato mattina direzione Resto del Carlino di Pesaro, e arriviamo troppo presto, tanto che ci tocca aspettare in macchina! Entriamo finalmente nelle sale accoglienza della redazione si respira un grande fermento intellettuale.
Ad accoglierci è un giornalista di grande esperienza (oltre 30 anni di articoli), inizia a parlare, a raccontare e incanta tutti, grandi e piccini. Si rivolge ai piccoli  e spiega nei dettagli i suo lavoro e la collaborazione che vige in quella redazione. Dà ai nostri bambini delle importanti lezioni di vita, con un linguaggio diretto ed esplicito.

Io ascolto estasiata, credo che oggi le persone come lui siano davvero troppo poche.
Spero che i bambini facciano tesoro dell’incoraggiamento finale del giornalista: “leggete, leggete, leggete! Perchè solo così potete allargare gli orizzonti del vostro mondo”
Mai parole più sagge.

Grande era molto contento di aver conosciuto un vero giornalista e di aver capito il percorso che una notizia fa prima di arrivare sulla pagina stampata. Per mantenere vivo l’argomento a casa abbiamo sintetizzato alcuni particolari in un leporello.

Oggi abbiamo imparato tanto, e vi raccontiamo una curiosità che ci ha colpito!

Perchè il nostro quotidiano si chiama Resto del Carlino?

Nel 1885 circolava a Firenze esce il primo quotidiano venduto in tabaccheria e veniva distribuito come resto a chi comprava un sigaro. La moneta corrente in quel periodo era il “carlino” che corrispondeva a 10 centesimi, mentre un sigaro toscano costava 8 centesimi. Era quindi facile abbinare la vendita dei due prodotti e rendersi promotori di questa nuova forma di editoria che stava nascendo.
Un gruppo di amici bolognesi (Cesare Chiusoli, Giulio Padovani e Alberto Carboni) trovò l’idea interessante e decisero di produrre il loro giornale. Scelsero come nome il “resto del Carlino” anche perchè si rifaceva ad un noto modo di dire locale: “dare il resto al carlino” era sinonimo dio “dare a ognuno il suo avere” o “regolare i conti”.

Oggi abbiamo vissuto una bellissima esperienza che ricorderemo per molto, un grazie di cuore a tutti i giornalisti che ci hanno ospitato!

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *