Il libro Grazie! e il valore della socializzazione
Il libro di cui vi parlo oggi è finito tra le mie mani un po’ per caso! Era in esposizione nella mia biblioteca preferita, e sono stata attirata dal titolo Grazie! (Isabel Minhos Martin e Bernardo Carvalho) una parola tanto importante quanto poco usata.
Credo molto nell’educazione e nel rispetto, sono fondamentali in qualsiasi tipo di rapporto, quindi parole come “Grazie”, “Per favore” e “Scusa” dovrebbero essere parte fondamentale del nostro vocabolario.
Questo libro va oltre, parla della socializzazione! Parla del nostro posto nel mondo.
“Per educare un bambino, ci vuole un intero villaggio” Questo proverbio africano esprime l’essenza di questo libro. I nostri figli hanno bisogno di noi genitori, come legame primario e fondamentale, ma non basta. La loro vita sarà arricchita dalla presenza di altre persone speciali intorno a loro.
Siamo esseri sociali e abbiamo bisogno come l’aria di persone intorno a noi con cui parlare, confrontarci e alle volte anche discutere. Perché dal confronto con gli altri nasce il nostro io!
Il protagonista del libro è un simpatico bambino che racconta un pezzetto di sè, ritroviamo nei suoi ricordi il fratello, i nonni ma anche vicini di casa e sconosciuti. Ognuno di loro lascia una traccia nella sua crescita. Ognuno di loro dona una varietà di apprendimenti che solo il confronto con gli altri può donare.
Grazie! è il valore del riconoscere l’importanza di queste figure.
Nel libro si parla del valore della vera socializzazione, intesa come confronto con altri costruttivo, senza che questi siano per forza dei coetanei. Perché alle volte un nonno può fare più coccole di un genitore, o una giovane zia può portare una ventata di libertà nella quotidianità di un nipote, e questi saranno ricordi eterni di un bambino.
E’ importante anche il sapersi relazionare con perfetti sconosciuti, come il commesso dell’alimentari o il vigile che sta per multarci.
Oggi abbiamo perso il valore dei rapporti sociali, ognuno rintanato nella propria casa. La solitudine regna sovrana in un modo governato dalla tecnologia.
I bambini in particolar modo sono isolati, non sanno gestire i rapporti con gli altri. Sono rinchiusi tutto il giorno in un aula e quando escono corrono a studiare a casa. Una socializzazione forzata che non permette loro di confrontarsi in modo costruttivo con il mondo degli adulti. Alle volte non hanno neanche il tempo di stare con gli amici, con i pomeriggi impegnati tra compiti e giochi tecnologici.
Cambiare si può e, dobbiamo essere noi genitori i primi a riconoscere l’importanza di farlo.
Un libro per genitori, per capire che la vera socializzazione non è stare insieme nei banchi di scuola o chattare con un amico mentre si gioca a minecraft!