Leo Lionni,  Libri,  Mostra del Libro

Una mappa concettuale per Leo Lionni

La Mostra del Libro per Ragazzi di Colbordolo ci dà una grande opportunità ogni anno, approfondire un grande autore della letteratura per bambini. Se l’anno scorso avevamo imparato ad amare Roald Dahl e le sue opere (io sicuramente, mio figlio un pò meno), quest’anno ci siamo innamorati di Leo Lionni.

Avevo letto i suoi libri a mio figlio tempo fa, quando ancora non sapeva leggere. Era troppo piccolo per apprezzare la morale nascosta nelle favole di Lionni ma si divertiva ugualmente, perchè le storie e le stesse immagini erano coinvolgenti e catturavano tutta la sua attenzione.

Rileggere gli albi illustrati di Leo Lionni ora che ha nove anni è stata davvero una bellissima esperienza. Abbiamo condiviso curiosità, particolari che ci erano sfuggiti e ci ha permesso di parlare di molti temi importanti ma delicati del quale alle volte si parla sin troppo poco.
Leo Lionni racconta storie che parlano di vita, di sogni, di difficoltà, di cattiverie, di scelte che ogni giorno facciamo, questo e tanto altro.

Mio figlio ha usato proprio i testi di questo autore per provare a scrivere i primi riassunti e le prime considerazioni personali. E’ stato un lavoro impegnativo visto che ha recensito quasi tutti i libri di Lionni ma i risultati sono stati ottimi. Oggi alcune di queste recensioni fanno parte della rubrica “I libri di Christian”.

Per la mostra del libro invece, abbiamo deciso di presentare una mappa concettuale su leo Lionni che racchiudesse le informazioni principali sulla sua vita e le sue opere.

E’ stato un lavoro di squadra realizzato con altri homeschooler della provincia di Pesaro, e la nostra intenzione era parlare di un autore che piace a tutti i bambini, perchè ha sempre parlato loro con un linguaggio semplice e chiaro.

Lui stesso ebbe a dire:

 “Non molto tempo fa, mi sono reso conto che le dimensioni dei miei libri sono esattamente quelle dei miei terrari. E ho anche scoperto che i protagonisti delle mie fiabe sono le stesse rane, gli stessi topi, spinarelli e tartarughe, lumache e farfalle che vivevano nella mia stanza più di tre quarti di secolo fa”

Un artista per essere tale deve portare con sè un pezzetto del suo essere bambino, e Leo Lionni ci è riuscito e grazie a questo suo dono ha raggiunto il cuore di tantissimi piccoli, raccontando loro fiabe che non possono lasciare indifferenti.

E mi chiedo dopo aver letto questa frase, quanta importanza riveste un genitore nella storia futura di suo figlio. Penso ai terrari, alle rane, alla noia e all’arte.
E qui vi riporto un’altra frase che mi ha fin troppo colpito:

“non c’è da meravigliarsi se, quando mi chiedevano che cosa volevo essere da grande, la risposta era sempre, senza esitazione, “un artista”. Per me, Arte era una parola generosa, che includeva pittura, scultura, canto, suonare il pianoforte, e ora architettura. E artisti erano Le Fauconnier, zio Piet, mia Madre, Van Gogh, Rembrandt, Mondrian, Berlage, Chagall, la persona che aveva dipinto il calendario appeso nella cucina di Oma [nonna, in olandese] Grossouw e i copisti al Rijksmuseum.

Lasciamo vivere i nostri bambini le loro emozioni, le loro esperienze alle volte senza interferire. E aiutiamoli a fare da soli. In che modo? Creiamo loro le condizioni per potersi esprimere liberamente, in qualunque forma di arte o passione desiderano, presentiamo modelli e suggeriamo sogni ma che gli permettano di volare.

Leo Lionni come madre mi ha insegnato molto. Grazie di cuore Mostra del Libro.

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