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Un albero per ogni stagione: estate, tempo di mare

Abbiamo finalmente concluso il nostro Albero delle Stagioni e vestito tutti e quattro i tronchi che avevamo ritagliato in autunno, ora è tempo di mare, siamo in estate!!

E’ passato tanto tempo, era settembre quando con Piccolo, due anni e mezzo abbiamo iniziato a osservare i cambiamenti intorno: era pronto per iniziare a esplorare il mondo!

Abbiamo incollato le foglie cadute in autunno, ci siamo divertiti a rappresentare la neve su un foglio di carta, anche se poi la neve, quella vera non gli è piaciuta tanto. Infine abbiamo ammirato estasiati l’esplosione di colori tipici della primavera ed è stato molto riduttivo, rappresentare su un foglio l’albero in fiore.

Finalmente è arrivata l’estate, la nostra stagione preferita e abbiamo concluso il nostro progetto l’albero delle stagioni, decorando il nostro ultimo tronco con tanti buoni frutti.

Mentre lo decoravamo pensavamo alle ciliege, Piccolo le adora e ne abbiamo mangiate tantissime direttamente dall’albero della nonna, quanto divertimento nel separare il nocciolo dal frutto polposo.

Abbiamo parlato di semi, di fiori che si trasformano in golosissimi frutti e di come la natura riservi in ogni momento dell’anno preziosi doni per noi uomini non sempre grati.

Quante cose per un bambino così piccolo, 3 anni e quanto ancora da scoprire.
Mi piace parlare con i miei figli, anche i più piccoli possono capire concetti complicati e profondi, se solo usiamo le parole giuste. La cosa più importante però è rispettare i loro tempi e per noi genitori, sempre di fretta, forse è proprio questa la parte più difficile.

Ora gli alberi delle stagioni sono in bella mostra in camera di Piccolo, e lui fiero lo mostra a chiunque venga a trovarlo.
Ogni tanto si ferma a guardarlo e mi chiede di poter rifare il tutto. L’altro giorno ero curiosa di vedere cosa sarebbe riuscito a riprodurre da solo, così dopo aver ritagliato di nuovo quattro tronchi, glieli ho presentati insieme al materiale necessario a decorarli.
Sono rimasta stupita, colla alla mano, ha piano vestito ogni albero con i giusti colori, e con una precisione quasi maniacale (perchè lui non è come me, lui è quello preciso)

Un progetto semplice, ma lungo un anno!
Del resto le stagioni non si possono spiegare a tavolino, su un libro o in un’aula. Le stagioni bisogna sentirle sulla pelle, annusarle, sentirne i sapori.

Raccontiamo ai nostri figli quello che succede, quanta differenza a distanza di pochi mesi, dall’alimentazione all’abbigliamento, perché abbiamo un privilegio enorme, parlare della  meraviglia della vita.

Ora però ci godiamo la nostra estate, e a settembre ripartiamo con un nuovo progetto sulle stagioni, ci aggiorniamo presto!

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