Tecnologia e bambini: quando non c’era la televisione
Oggi viviamo di tecnologia, bambini che neanche camminano sanno usare dispositivo touch screen! Intorno a noi adulti schiavi di tablet, cellulari e videogiochi tanto più vogliamo prestare attenzione a cosa guardano e quanto tempo dedicano i nostri figli al mondo digitale.
Abbiamo parlato dei rischi ma anche dei benefici collegati alla tecnologia, eppure per esperienza posso dire che la paura comune è quella di negare loro qualcosa, di farli sentire diversi. Alcune mamme sono invece spaventata dal gestire i lunghi pomeriggi a casa, cosa farà mio figlio? Dovrò invitare amici tutti i giorni?
Organizzare qualche pomeriggio con gli amici è sicuramente l’ideale, ma se non ne abbiamo il tempo o le possibilità, lasciamo pure che i bambini si organizzino da soli e che imparino a gestire i loro momenti di noia. Ricordiamoci che navigare in internet può essere un modo per passare il tempo, ma purtroppo spegne l’immaginazione, isola dal mondo reale e quando chiudiamo il nostro dispositivo siamo più annoiati di prima.
Come genitore sono convinta che il tempo libero è un fertile terreno in cui possono crescere cose belle come interessi, hobby e in cui si può sviluppare anche la creatività. Cerco quindi di aiutare i miei figli ad apprezzare i momenti liberi che hanno e a usarli in modo costruttivo.
Difficile è mettere da parte le nostre ansie e i timori e lasciare liberi i nostri figli, liberi di annoiarsi e usare il tempo libero per capire cosa gli interessa davvero.
La noia non è qualcosa da evitare e debellare a tutti i costi e la tecnologia non deve riempire ogni momento libero.
La nostra esperienza? I miei figli non vanno a scuola e in inverno alle volte ci capita di stare intere giornate a casa. Cosa facciamo? Come affrontiamo la noia?
Abbiamo mille interessi e sempre molti progetti in corso di studio. Inoltre in giro per casa, in ogni stanza abbiamo libri di ogni genere di argomento. Come se non bastasse la cameretta è piena di giochi in scatola e il mobile cancelleria, ricco di materiali per creare e sperimentare. E se ci annoiamo? Beh allora vuol dire che abbiamo un momento da dedicare a noi stessi, certi che da quell’attimo può nascere solo qualcosa di bello.
La tecnologia? La usiamo per studio e per svago. Per esempio Grande gioca come i suoi coetanei a molti videogiochi. Dopo molte difficoltà iniziali, abbiamo stabilito insieme delle regole sulle modalità e sui tempi di gioco. In genere mio figlio gioca nel fine settimana, il resto della settimana guardiamo cartoni o film adatti.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, quindi bisogna continuare a spiegare ai nostri figli i motivi che ci spingono a porre limiti, parliamo delle nostre legittime preoccupazioni e pian piano valutiamo di rinegoziare i limiti imposti per poter concedere sempre maggiore autonomia in base all’età.
Parliamo tanto di tecnologia, ma anche di come era la vita quando non c’era la televisione. Bellissimo a riguardo è il libro “Quando non c’era la televisione” di Babalibri
Questo albo per ragazzi racconta di un tempo, non molto lontano in cui i bambini giocavano nelle strade con i pantaloncini corti anche d’inverno.
Ho letto questo libro con mio figlio di 10 anni, ne abbiamo parlato insieme: un mondo così lontano dal suo e in parte anche dal mio. Ci siamo divertiti a capire e immagina la vita senza Tv, tablet e cellulari e con una centralinista che origliava le telefonate!!
Il protagonista del libro è Mario di 8 anni, è nato nel 1953 e racconta le sue giornate in un condominio, con il bagno in comune e la carta di giornale al posto della carta igienica.
Un epoca diversa in cui i bambini gridavano e correvano nelle strade, i piccoli non avevano giochi e dovevano inventarseli, così costruivano spade di legno e giocavano con le biglie di sassi,
il tutto mentre i genitori lavoravano duramente, eppure nelle strade si sentivano gli artigiani cantare!
Oggi Mario è grande, molto grande d’età ed è seduto al parco su una panchina. I bambini sono pochi e alle volte giocano tra di loro con un cellulare in mano, chissà cosa penserà Mario! Proviamo a vivere un giorno senza tecnologia e vediamo cosa succede? Magari scopriamo che si può vivere anche senza!!
Dettagli editoriali
Titolo: Quando non c’era la televisione
Autore: Yvan Pommaux
editore: Babalibri editore
ISBN: 97888362-0843
Data pubblicazione: 2003
Pagine: 40
prezzo di listino: 22.50 euro
premio Andersen 2004