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Storie della Buonanotte per bambine ribellili

Oggi parlo di un libro che è stato primo in classifica per settimane e ha fatto molto discutere, Storie della buonanotte per bambine ribelli di due scrittrici italiane che vivono in California, Francesca Cavallo ed Elena Favilli.

Un libro speciale che dovrebbe essere donato a ogni bambino, maschio o femmina che sia, perchè nato per abbattere gli stereotipi troppo comuni nella nostra società.

Noi l’abbiamo letto e ha superato ogni nostra aspettativa; a mio figlio è piaciuto talmente tanto che lo ha letto in meno di due giorni e ne ha parlato entusiasmo per settimane, raccontando dell’una e dell’altra protagonista.


La cosa che più di tutte mi ha colpito è che mio figlio non ha letto di “donne che ce l’hanno fatta”, lui ha letto di bambini che sognavano e che in un modo o nell’altro hanno raggiunto quanto desiderato, nonostante le enormi difficoltà o le ingiustizie che subivano.

Nel libro viene messo in risalto che siamo tutti diversi e ognuno ha il suo sogno e i suoi ideali e tutti sono importanti. Persone piccole, impopolari o criticate possono fare la differenza se sono determinate.

100 vite di donne straordinarie, 100 storie di bambini che hanno lottato per i loro diritti. Un messaggio positivo, che aiuta a sognare, perchè è quando si smette di sognare che inizia il declino e si arriva a perdere sè stessi prima di tutto.

Interessante anche l’impostazione scelta, tanti piccole storie molto brevi come una sola foto di una grande vita, resta a ognuno di noi se e quale personaggio approfondire.

Mi piace l’aspetto storico del libro, si parli di grandi donne nella storia, perchè grandi donne sono sempre esistite nonostante si cercasse di nasconderle, reprimerle o negarne addirittura l’esistenza.
Oggi per quanto vi sia all’apparenza più libertà e rispetto per la donna, in realtà vi sono ancora troppi stereotipi che impediscono alle bambine di scegliere, a partire dal colore del vestito da indossare, fino ad arrivare alla tipologia di studi o il tipo di lavoro da svolgere.

Ho letto questo libro con mio figlio perchè, tutti subiamo delle imposizioni, invece sogno per lui la libertà di scegliere, una vita da “ribelle”, se per ribelle si intende un figlio che sogna ed è determinato a raggiungere e perseguire i suoi ideali nonostante non siano accettati e condonati dalla maggiornanza! 

Tra le righe di questo libro, un messaggio anche alle mamme che devono lottare per le cose in cui credono, senza omologarsi per paura di non essere accettate. Perchè oggi non bisogna andare sulla luna per essere ribelli, lo si è decidendo di fare la casalinga in una società che ci vuole tutte lavoratrice e in carriera, lo si è scegliendo di essere normali, in una società che chiede a tutti di essere protagonisti e in vetrina sempre e comunque.

Per questo e altri motivi, sono felice di aver portato a casa questo libro, e che sia diventato i protagonista di molte conversazioni. Le favole perfette da raccontare in un mondo che non ha più ideali e sogni e che vuole distruggere il mondo dei bambini e tutte le sue meraviglie.

La mia è storia preferita è quella di Grace Hopper, informatica perchè “Lei non smise mai di essere curiosa”. La vostra?

    

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