Famiglia

Proteggere i propri figli in un mondo tecnologico

Viviamo in un mondo digitale e i dispositivi elettronici ci accompagnano in molti momenti della giornata, a casa, al lavoro, mentre cuciniamo. I nostri bambini sono in quest’era tecnologica e l’accesso a questi strumenti, e di conseguenza a internet, continua ad abbassarsi. I bambini sono talmente bravi a usare la tecnologia che sono definiti “nativi digitali”.

Oggi è importante che le competenze digitali siano insegnate ai nostri bambini alla stregua di tante altre materie sin dai primi anni d’età.

Come possiamo aiutare i nostri figli? Parliamo con loro delle problematiche legate all’uso eccessivo dei dispositivi elettronici.

È ormai risaputo che i bambini che passano molto tempo online possono andare incontro a diversi problemi, ne citiamo due in particolare: sviluppare una forte dipendenza dai loro dispositivi, ritrovarsi coinvolti nel cyberbullismo.

“Le nuove tecnologie comportano nuove responsabilità da parte degli adulti.” Paolo Crepet

Bambini con dipendenza dai dispositivi

La tecnologia crea dipendenza e il vero problema è che non abbiamo ancora una vera consapevolezza dei rischi di queste nuove forme di assuefazioni e delle conseguenze.

Sempre più persone, tra i quali molti giovani sono intrappolati nella rete. Soprattutto i videogames creano una forte dipendenza, e questo perché le case produttrici utilizzano questi giochi con l’obbiettivo di legare gli utenti.  Più si rimane incollati alle app sui nostri dispositivi, maggiori saranno i guadagni di chi fa pubblicità.

Oggi più che mai è importante EDUCARE NOSTRO FIGLIO e per farlo, oltre che mantenere sempre vivo il canale di comunicazione può essere utile:

  • Stabilire un limite di tempo per l’utilizzo dei dispositivi
  • Vietare che mio figlio usi i dispositivi in camera la sera
  • Stabilire che a tavola non si usino dispositivi
  • trovare modi creativi per concedere giochi e tempo tecnologico, in equilibrio con attività all’aperto o creative
  • assicurarsi che i giochi siano adatti all’età e al contenuto
  • nota come i tuoi figli interagiscono con i loro dispositivi e giochi (aggressivo, irritabile, può significare che è necessario meno tempo sullo schermo)

Alla base è importante che il genitore sia presente nella vita del proprio figlio, dialogando ma anche condividendo delle passioni. Perché ad esempio non giocare? Fare questo può aiutare sia il genitore che il figlio a trovare dei punti d’accordo e dei compromessi. Oltre ai videogames si possono proporre anche alternative come un film, una passeggiata, una lettura e ascoltare buona musica.

I pericoli del Cyberbullismo

Il bullismo è sempre esistito, oggi però vi è una profonda differenza. Con gli strumenti tecnologici il bullo (o il gruppo) ti segue ovunque, arrivando anche dentro casa tua con internet e i social network. La sensazione che provano le vittime di Cyberbullismo è che non sarà mai possibile uscire da quella terribile situazione.

Per cyberbullismo si intende qualunque forma di aggressione, molestia, ricatto e tanto altro fatto con l’intenzione di danneggiare qualcun altro per via telematica. Nel ciberbullismo la vittima si sente priva di rifugio e via di fuga.

Occorre fare una premessa importante:

  • È facile fare i bulli su Internet. Questo vuol dire che anche un bravo ragazzo può diventare spietato. È una realtà di fatto che quando sono online, alcuni diventano più aggressivi, volgari e insensibili. Questi tratti potrebbero portare al bullismo. Aiutiamo i nostri figli a capire che Internet fa solo credere di poter godere dell’anonimato, la realtà è ben diversa.
  • Alcuni vengono presi di mira più facilmente. Molto probabilmente i più colpiti sono i ragazzi introversi, chi viene visto come diverso o chi ha una bassa autostima.
  • Essere vittime del cyberbullismo può avere gravi conseguenze. Può far sentire ancora più soli, indurre alla depressione, e a volte ha anche spinto al suicidio.

Come possiamo aiutare i nostri figli? È importante mantenere aperto un dialogo costante

È più importante che mai ascoltare pazientemente. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e per quale motivo nostro figlio viene preso di mira. Per avere un quadro di quello che accade potrebbe essere utile parlare con gli insegnanti o i genitori dei presunti bulli.

Per prevenire invece episodi di bullismo, è importante che i nostri bambini comprendano vi è un’identità digitale che ci si costruisce on line è perenne. Aiutiamoli a essere consapevoli che quante più informazioni diamo sui social, o nei gruppi tanto più ci si rende vulnerabili. E naturalmente si dovrebbe osservare sempre un tono rispettoso nel confronto con gli altri. 

Parliamo anche di sicurezza e alla sfera privata su Internet, è importantissimo spiegare ai nostri figli quali dati non condividere mai e che immagini, video e testi devono essere protetti il più possibile.

Sul fronte pratico, è possibile adottare alcuni accorgimenti dentro casa, per esempio è utile tenere il computer in una posizione centrale della casa così da controllare sullo schermo quello che il bambino condivide online. Prendiamo inoltre confidenza con video, social e gruppi che utilizzano i nostri figli.

Vietato ai minori di 14 anni di Alberto Pellai

Quelli che abbiamo citato finora sono alcuni consigli che troviamo quando si parla di educazione digitale. Nel caso in cui volete prendere maggiore consapevolezza dei pericoli in rete consiglio vivamente il nuovo libro di Alberto Pellai e Barbara Tamborini Vietato ai minori di 14 anni.

recensione libro Pellai Vietato ai minori di 14 anni

Il libro, edito da De Agostini, incoraggia i genitori di nativi digitali a, prendere posizione non contro gli strumenti tecnologici, ma ad un uso consapevole dello strumento. Nella prima parte del libro infatti, troviamo delle motivazioni medico scientifiche che ci aiutano a prendere consapevolezza dei reali pericoli del gestire le dipendenze e dell’enorme esposizione al mondo online.

Gli autori, Alberto Pellai e Barbara Tamborini, esperti di psicologia dell’età evolutiva e, scrivono un vero e proprio manuale controcorrente per aiutare i genitori a capire come affrontare in modo pratico le continue richieste sull’uso precoce degli strumenti tecnologici.

E’ una battaglia complessa che ci vede combattere contro un nemico subdolo e ammaliante, e nel prendere posizione ci esponiamo alle critiche più agguerrite, ma è il nostro ruolo di genitori che ce lo impone, perché noi amiamo i nostri figli e riconosciamo che un uso precoce e senza limite degli strumenti tecnologici è davvero pericoloso.

Il libro è incredibile, coinvolgente e pratico, e voglio condividere con voi una riflessione che mi ha particolarmente spronato:

“Il filosofo Kant chiude così la sua critica della ragion pratica: “due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuove e crescenti, quanto più sovente e a lungo si riflette sopra di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” Dobbiamo fare in modo che i nostri figli facciano abbuffate di queste due dimensioni così importanti per l’animo umano: natura e crescita morale.”

Un libro assolutamente da avere per chi come noi è genitore di nativi digitali!

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