Nella libreria di un homeschooler: La parola alla Natura
“Per un bambino piccolo, non ancora in grado di apprendere dalla pagina stampata o di sostenere la routine scolastica, la Natura è una fonte infallibile di divertimento e istruzione.” (Ellen G. White)
Per questo motivo non può mancare nella libreria di un homeschooler il libro La parola alla Natura di T. Hegbrook.
Un libro senza neanche una parola che invita a osservare, indagare e interpretare. Disegni curati nei minimi particolari, in cui un occhio curioso può scovare tantissimi dettagli, intuire leggi della natura e inventare storie fantastiche.
La parola alla natura è ricco di strisce di animali, comportamenti, storie alle volte intrecciate tra di loro, spesso libere di raccontare aspetti nuovi della vita in natura.
Ho trovato La parola alla natura, un libro adatto a bambini di diverse età. Con i più piccoli può essere una buona occasione per invitarli all’osservazione e conoscere animali, piante e habitat sconosciuti.
Con Piccolo che ha due anni e mezzo, sfogliare insieme questo libro è stata un’ottima occasione per parlare dei cicli della vita, delle stagioni ma anche delle fasi lunari e di tanto altro.
Bellissima ad esempio l’immagine che racconta la vita del tarassaco, un semplice fiore giallo che si trasforma nell’amatissimo soffione, i cui semi volano via lontano per ricominciare il ciclo della vita dall’inizio.
Un’immagine semplice che parla di un fiore con cui tutti i bambini giocano, semi che aiutiamo a volare via lontano per poi riprendere nuova vita.
Lo stesso libro, perfino le stesse immagini, con i bambini più grandi si possono trasformare in originali conversazioni di biologia e scienze.
Un libro senza parole dal quale possono però scaturire tante domande e per venire in aiuto dei genitori, è lo stesso autore che nella parte finale propone delle miniature con delle ipotesi di studio e conversazione. Tracce semplici che possono essere delle linee guida per un genitore come me, che senza le parole si perde.
Infine mi ha colpito il titolo, un chiaro invito a lasciar parlare la natura, perchè da essa noi e i nostri figli potremmo trarne davvero tanti insegnamenti.
Lo stesso Einstein ebbe a dire: “Guardate nel profondo della natura e allora capirete tutto meglio”.
Mai parole più adatte ad un libro che potrà aiutarci a parlare con i nostri bambini di quello che ci circonda, di come la natura ci nutre e ci guida con i suoi cicli e leggi eterne. Lasciamo però che i bambini possano anche immergersi nel verde intorno a noi e stare più tempo possibile all’aria aperta per ascoltare direttamente cosa ha da dirci!
2 commenti
chia bertasa
Che bel libro, lo cercherò in biblioteca.
Ma ancora più bella la frase di inizio del post.
Lucia non ama le attività a tavolino, ma ama alla follia la natura e soprattutto gli animali.
Ama osservare gli insetti, si avvicina alle cortecce e osserva il passaggio dei vari abitanti.
I bimbi imparano moltissimo dalla natura e credo che se si chiama madre natura ama i bimbi anche lei!
la luna di carta
Concordo con te, i bambini dovrebbero crescere in natura, il cemento e la città è quanto di più innaturale esista! Sogno un futuro in cui potremmo tutti tornare alle origini, ad una vita semplice e naturale.
Sogno?