Le saline di Cervia e il Museo del Sale
La parola “sale” deriva dal latino “salis” e descriveva sia il minerale che l’acqua di mare e il mare stesso! Era chiamato anche “oro bianco” per la sua preziosità: ottenere il sale significa diventare ricchi perché grazie ad esso l’uomo poteva conservare gli alimenti e mantenerli più a lungo.
Il sale era considerato una vera e propria forma di pagamento, pensate che la parola “salario” deriva proprio dall’onorario in sale fatto ai legionari romani.
Oggi il sale è una spezia che non può mancare sulle nostre tavole, eppure ha un passato glorioso che merita di essere conosciuto. Cervia è la città ideale per poter scoprire come si produce il sale integrale e dolce, e dopo aver visitato l’antica salina Camillone, condividiamo altre tappe per arricchire il vostro percorso didattico sul sale.
MUSA Museo del sale a Cervia
L’antica città di Cervia si sviluppava proprio in mezzo alle saline: Arcevus in latino significa “mucchio” ed è probabilmente un nome riferito ai cumuli di sale che riempivano il luogo nel periodo della raccolta. Nel XVII secolo la città fu trasferita, mattone per mattone, con delle barche chiamate “burchielle”. Chiaramente le saline restarono il luogo di lavoro dei salinari, che presero abitazione nella nuova città di Cervia a forma di quadrilatero per proteggere il sale.
La storia della città è raccontata in modo magistrale nel MUSA, il museo del sale che si trova nell’antico Magazzino del sale Torre, dove ancora si respira il sapore di sale.
Il museo raccoglie testimonianze importanti della città di Cervia che ruotava intorno alle tante saline a conduzione familiare presenti sul territorio. E’ possibile fare un salto indietro nel tempo e vedere reperti che raccontano come era la quotidianità dei salinari come ad esempio la Burchiella, imbarcazione in ferro a fondo piatto utilizzata fino alla fine degli anni ’50 per il trasporto del sale.
In mostra anche gli antichi strumenti in legno per la produzione e raccolta del sale, strumenti che vengono ancora usati nella salina Camillone. Perché visitare il Museo del Sale di Cervia? Per poter parlare con un salinaro. Proprio così! La struttura è gestita da salinari volontari che credono nell’importanza di tramandare i racconti del loro passato. Uno spaccato di vita reale assolutamente da preservare per il suo valore sociale e culturale.
Visitare il museo del sale con i bambini offre loro un’esperienza educativa e coinvolgente. Aiutare a insegnare loro la geologia, la storia, la cultura e la conservazione delle risorse naturali legate al sale. Inoltre, le attività pratiche, come le escursioni nelle saline, offrono opportunità di apprendimento divertente e memorabile. In generale, il museo del sale è un luogo perfetto per stimolare la curiosità dei bambini e approfondire la loro comprensione del mondo che li circonda.
Escursioni in barca alle saline di Cervia
Imparare insieme ai propri figli lo trovo emozionante: condividere momenti di scoperta e di meraviglia ha la capacità di unire profondamente la famiglia. Il nostro viaggio a Cervia è stato molto ricco e coinvolgente per tutti noi, e ognuno di noi è rimasto sorpreso in modo diverso da quello che ha visto e sentito.
Come abbiamo concluso il nostro viaggio alla scoperta delle saline e del loro prezioso oro bianco? Con un’escursione in barca per poter ammirare le saline direttamente dall’acqua.
Le saline offrono un paesaggio unico e affascinante, con estese distese di acqua salata e cristalli di sale. Questo ambiente insolito non può lasciare indifferenti anzi è particolarmente adatto per catturare l’attenzione dei bambini e stimolare la loro curiosità.
Per noi è stata un’opportunità incredibile per conoscere meglio l’habitat delle saline. E’ stato incredibile scoprire che ci sono delle piante che vivono vicino ad acque con una salinità così elevata!
Abbiamo inoltre avvistato diversi tipi di uccelli acquatici, tra questi un’intero stormo di fenicotteri rosa. Li abbiamo ammirati in rigorso silenzio da lontano, nel pieno rispetto del loro territorio. E’ stato emozionante scoprire che i fenicotteri sono stanziali nelle valli di Comacchio, ma vengono spesso alle saline di Cervia per nutrirsi.
Nelle acque di Cervia infatti si trova Artemia salina, un piccolo crostaceo d’acqua salata di colore rosa-arancione di cui i fenicotteri sono particolarmente ghiotti. E proprio grazie al crostaceo e ai carotenoidi che contiene che i fenicotteri assumono la caratteristica colorazione rosa.
Abbiamo tra l’altro scoperto che le saline stesse di Cervia si tingono periodicamente di rosa. Per quale motivo? Questo caratteristico colore è dovuto alla presenza da alcune alghe presenti in questo lembo di terra, un alga di cui si nutre il piccolo crostaceo, l’artemia salina. I fenicotteri rosa a loro volta si nutrono di questo gamberetto da cui prendono, proprio grazie ai carotenoidi, il tipico colore delle loro piume. Insomma, una catena alimentare all’insegna del rosa!
E’ stato anche emozionante camminare in una salina completamente prosciugata e toccare con mano il prezioso limo che permette che proprio Cervia sia la capitale del sale. Oggi questo limo viene anche usato per cure termali molto efficaci!
Informazioni pratiche
Un’escursione in barca alle saline con i bambini è un’avventura che mescola divertimento, apprendimento ed emozioni. Mentre navigano attraverso le acque serene e osservano da vicino il processo di estrazione del sale, i bambini possono imparare la storia e la scienza dietro questa pratica antica. È un’opportunità per i bambini di connettersi con la natura.
La salina di Cervia è una riserva naturale, pertanto non è possibile accedere alle saline autonomamente, ma solo con visite guidate. Per maggiori informazioni sulle visite in trenino, in bici o in barca è possibile rivolgersi al centro Amaparco tramite i contatti sul sito istituzionale www.amaparco.it