
La scrittura cuneiforme su tavolette e il cilindro Sumero
Mio figlio ama molto studiare la storia, ed è quindi facile coinvolgerlo in approfondimenti e ricerche. L’argomento che per molto tempo ci ha incuriosito è stato l’invenzione della scrittura, una grande scoperta per l’uomo!
Da tempi lontani disegni e immagini sono stati usati per trasmettere messaggi. La scrittura nasce nel momento in cui questi segni e simboli, trasmettono con chiarezza sentimenti, emozioni e pensieri.

L’invenzione della scrittura è stata una svolta per l’umanità, e ha permesso di comunicare pensieri, emozioni e idee oltre i limiti del tempo.
All’inizio, l’uomo usava semplici disegni e simboli per raccontare fatti concreti e sentimenti. Con i Sumeri si sviluppò una scrittura più complessa, il cuneiforme. Grazie alla scrittura, le antiche società possono registrare leggi, storie, commerci e credenze, tramandando conoscenze preziose di generazione in generazione. Studiando questi antichi segni, possiamo scoprire come vivevano i nostri antenati e come la scrittura è diventata la base delle civiltà.
Come coinvolgere i bambini nello studio delle prime civiltà? Oggi vi raccontiamo la nostra esperienza con due laboratori semplici ed efficaci per avvicinare i bambini alla conoscenza delle prime civiltà.
Laboratorio di scrittura cuneiforme per bambini
Un pomeriggio in autunno abbiamo sperimentato la scrittura cuneiforme su tavolette. Ci siamo immaginati scribi sumeri intenti a scrivere il proprio nome su una base d’argilla.

Per realizzare un laboratorio casalingo di scrittura cuneiforme su tavolette, occorre:
- un panetto d’argilla
- un alfabeto cuneiforme
- un bastoncino da usare come cuneo
- vernice lucida
- antichizzante

Tutti possono partecipare, anche fratellini più piccoli! Date a ogni bambino una copia dell’alfabeto sumerico e chiedete loro di scrivere il loro nome.
Ci siamo resi conto subito di quanto fosse difficile imitare i caratteri cuneiformi e la cosa più bella durante il nostro laboratorio è stato sentire i bambini esclamare: “mamma, ma è molto faticoso!”. Solo usando le mani, si può davvero apprendere e capire appieno. Del resto lo stesso Munari ripeteva: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”
Una volta asciutta la nostra tavoletta d’argilla, l’abbiamo verniciata per dare un effetto antichizzato.
Creare un cilindro sumero in argilla con i bambini
Parlando dei Sumeri, siamo rimasti affascinati dal racconto di Gilgamesh, considerata la prima grande opera scritta dell’umanità. Questo antico poema epico racconta le avventure di Gilgamesh, il leggendario re di Uruk, e delle sue imprese alla ricerca dell’immortalità.
Altri reperti importanti della storia dei Sumeri includono lo Stendardo di Ur, un’opera ricca di dettagli che racconta la vita di questa antica civiltà. In questa tavola, decorata su entrambi i lati, si confronta per la prima volta una rappresentazione della ruota, una delle invenzioni più rivoluzionarie dell’umanità.
Infine, uno dei nostri preferiti è il cilindro della Tentazione di Eva che racconta con delle immagini stilizzate la storia della ribellione di Adamo ed Eva. Proprio a quest’ultimo ci siamo ispirati per un nuovo laboratorio casalingo: abbiamo creato il nostro cilindro sumero in argilla.

Per realizzare un cilindro sumero occorre avere:
- un rotolo di carta igienica,
- un panetto d’argilla
- un bastoncino da usare come cuneo
- vernice oro o argento
Abbiamo avvolto l’argilla intorno al tubo di carta igienica e finchè era malleabile, Christian ha inciso il suo disegno ispirato alla storia di Adamo ed Eva così come nel celebre ritrovamento sumero. Una volta asciutto l’abbiamo verniciato e abbiamo fatto una prova “di stampa” su argilla! Siamo rimasti ampiamenti soddisfatti del risultato, è un’esperienza assolutamente da fare!
Abbiamo riprodotto la prima forma di stampa dell’antichità! I cilindri sono stati ampiamente utilizzati dai sovrani dei popoli che si sono succeduti in Mesopotamia. Celebre il cilindro di Ciro, il primo testo storico riguardante i diritti umani universali.
Studiare storia con le mani
Studiare “con le mani” è un metodo fondamentale per coinvolgere i bambini e farli entrare in contatto con la storia. Attraverso l’esperienza diretta e la manipolazione di materiali, i bambini possono comprendere concetti complessi in modo naturale, scoprendo i dettagli che sarebbero difficili da cogliere solo con la teoria. Per esempio, ricreare una tavoletta di argilla con simboli cuneiformi non è solo un gioco: è un’esperienza che permette ai bambini di immedesimarsi in uno scriba sumero, comprendendo meglio le sfide e le abilità necessarie per scrivere con gli strumenti dell’epoca.
Fare laboratori pratici insieme permette di rendere l’apprendimento più profondo e duraturo. Inoltre, il lavoro manuale stimola la creatività, incoraggia l’osservazione e offre l’opportunità di sperimentare e fare errori, imparando così in modo autentico. Attraverso il tatto, il movimento e la creazione, i bambini acquisiscono conoscenze che rimangono vive nella loro memoria!

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8 commenti
il contatto naturale
Bei lavori!
Il mio grande da qualche tempo si lamentava che ha le mani pigre, visto che il suo passatempo preferito è soprattutto la lettura. Allora anche noi ci siamo messi a fare tante cose con le mani…
Buona giornata!
la luna di carta
Anche il mio primogenito ama la lettura, legge a qualunque ora e in ogni momento. Per lavorare con le mani devo insistere o inventarmi sempre cose nuove, in genere all'inizio si lamenta ma alla fine è sempre soddisfatto!
Mi rendo conto però che le cose rimangono più impresse quando ci si lavora con tutti i sensi!
chia bertasa
Ottimi lavori, grazie li useremo presto, abbiamo appena finito la preistoria.
Grazie per queste condivisioni.
Lavorare con le mani è sempre un gande piacere.
Attendiamo aggiornamenti storici.
la luna di carta
Per noi la preistoria è stata abbastanza noiosa! Da quest'anno gli argomenti sono più interessanti!
chia bertasa
A noi al contrario ha appassionato molto, anche se numerose altre epoche ci appassionano.
Leo ha costruito un sacco di attrezzi tipici con sassi saccheggiati , arco e freccia in legno di nocciolo etc, non possiamo proprio dire di esserci annoiati.
Elena Tinti
Che bello!!prenderò sicuramente spunto
la luna di carta
Effettivamente anche noi abbiamo fatto molto….è che a me la preistoria proprio non piace. Troppe congetture, molte teorie e tanta immaginazione.
Comunque ora stiamo studiando gli Egizi, ed è in assoluto un periodo bellissimo. E' anche vero che ogni epoca, come dicevi tu, ha i suoi risvolti curiosi e particolari
la luna di carta
…e noi non vediamo l'ora di vedere i vostri lavori!