I musei, imparare in modo divertente
La domanda che più spesso mi sento rivolgere ultimamente è “come imparano gli homeschoolers?”
E’ davvero difficile raccontare le mille opportunità che la vita di ogni giorno offre ai nostri bambini per apprendere in modo sereno.
L’altro giorno mio figlio di cinque anni ha chiesto al bancone della gastronomia un etto di prosciutto, poco dopo mi ha fatto domande tipo “cos’è un etto? Cosa vuol dire in offerta? Come si fa un prezzo?” Potrei fare molti altri esempi per dimostrare che vivere nella società, e non chiusi in quattro mura porta di per sé tanti stimoli didattici.
Le famiglie homeschooler però hanno una grande passione che le accomuna e che è molto importante ai fini dell’apprendimento: amano visitare i musei con i bambini di ogni età.
Io amo portare i bambini nei musei e sono sempre affascinata dai racconti e dalle visite guidate dei professionisti che ci lavorano. I miei figli frequentano regolarmente i musei dalla nascita e come me tante altre famiglie che istruiscono i figli a casa, spesso si affidano proprio agli eventi culturali per integrare le competenze dei propri figli!
Come coinvolgere i bambini nei musei
Sono andata più volte per musei con gruppi di bambini homeschoolers e ogni volta rimango colpita dalla loro grande capacità di ascolto: nonostante vi siano bambini di diverse età, sono tutti attenti e interessati a quanto la nostra guida ci spiega. Mi sono chiesta più volte cosa differenzia queste famiglie dalle altre, e sono arrivata alla conclusione che molto dipende dall’esempio dei genitori e dall’importanza che loro danno ai musei e agli eventi culturali.
Il nostro esempio, il nostro interesse e il nostro entusiasmo si trasmette più di mille parole, e sono davvero contagiosi!
Come cercare di coinvolgere i bambini nei musei? Ho trovato molto utile:
- preparare i bambini su cosa andremo a vedere, stimolando la loro curiosità con libri, leggende o storie.
- all’interno del museo cerco di lasciarli esplorare in libertà, senza mettere pressione o ansie.
- Quando visitiamo un museo chiedo sempre audio-guide, oppure visite guidate per bambini. Nello specifico chiedo sempre se la persona che ci accompagna ha esperienza diretta con i più piccoli, perché saper parlare ai bambini, non è da tutti!
- Quando è possibile cerco di fare in modo che i miei figli possano partecipare a laboratori, perché sperimentando insieme si impara più facilmente.
- Il modo migliore per visitare un museo è farlo in gruppo, se si è compagnia di amici, tutto è più divertente!
Quali musei scegliere?
Nella scelta dei musei consiglio sempre di iniziare dal proprio territorio, ogni viaggio deve partire dalla conoscenza del luogo in cui si vive! Onestamente possiamo definirci davvero fortunati perché in Italia abbiamo un grande patrimonio storico e culturale ed è facile trovare iniziative culturali vicino casa.
Noi ad esempio ringraziamo i musei di Pesaro che hanno sempre dimostrato una grande ospitalità nei confronti degli homeschoolers e una ammirevole attenzione e cura nei confronti dei bambini.
Un suggerimento che mi sento di darvi è: provate ad organizzare dei “fine settimana ai musei” con i vostri amici. Chiamate il museo, concordate la visita, dettagli e poi coinvolgete altri bambini. Scoprirete come è facile trasformare una fredda domenica invernale in una grande opportunità di apprendimento oltre che sano divertimento per tutti voi.
Presto parleremo di un nuovo museo che abbiamo visitato e che ci è davvero piaciuto tanto, si tratta della città di Aquileia, un vero museo a cielo aperto. Nel frattempo vi lasciamo alla nuova sezione del nostro sito dedicata ai musei che abbiamo visitato che ci sono rimasti nel cuore!
4 commenti
Giuseppina
Piacevole questo approccio alla Cultura museale!
Mariangela
Grazie
ELEONORA
Articolo molto interessante. Ho fatto un’esperienza di insegnamento con un ragazzino homeschooled ed era super sveglio e intelligente, è stata molto formativa. Sono sempre stata un po’ combattuta su come si può bilanciare quello che secondo me è uno dei lati positivi della scuola, ovvero l’aspetto della socializzazione (che in realtà è un’esperienza molto soggettiva e dipende da come viene vissuta dal bambino/a in effetti). Dell’homeschooling ammiro molto l’intraprendenza, la libertà e la possibilità di poter coltivare abilità, interessi e curiosità “divergenti” che a volte, purtroppo, il sistema scolastico non incoraggia!
Mariangela
Interessante il tuo commento, mi piace questa descrizione degli homeschooler da una persona fuori dal coro.
Grazie mille!