Homeschooling e apprendimento scolastico a confronto
Sono trascorsi due mesi da quando nostro figlio, dopo aver fatto homeschooling dalla nascita, è entrato per la prima volta nel percorso scolastico. Sono state diverse le motivazioni che ci hanno spinto a incoraggiarlo ad andare a scuola ed è facile immaginare che per noi è stato un periodo di grandi cambiamenti.
I cambiamenti sono stati di ogni genere, da quelli logistici a quelli organizzativi senza trascurare le nuove problematiche sociali che ci siamo trovati ad affrontare. Eravamo pronti ad affrontare insieme tutto quello che sarebbe successo, ma ancor di più eravamo tutti curiosi di “andare a scuola” da genitori e da alunno, tutti per la prima volta!
Cercheremo di raccontarvi com’è andata, le nostre impressioni e il suo inserimento a livello sociale, iniziamo parlando dell’apprendimento!
Libero apprendimento e scuola a confronto
Abbiamo scelto l’homeschooling quando il nostro primogenito aveva solo due anni e da allora l’apprendimento libero è entrato a far parte della nostra famiglia; ogni argomento trattato finiva per coinvolgere tutti i componenti della famiglia, spesso le lezione di storia o di geografia finivano per essere oggetto di conversazioni a pranzo o con amici e parenti.
Alcuni temi sono diventati oggetto di laboratori, visite a musei oppure decidevamo di approfondire con video e documentari.
Come famiglia inoltre, abbiamo sempre dato molta importanza alla lettura, e mio figlio leggeva tanto, la nostra abitudine di andare regolarmente in biblioteca nel corso degli anni gli ha permesso di poter leggere una mole impressionante di libri.
E’ chiaro quindi che il nostro impegno di studio a “tavolino” è stato sempre minimo rispetto a quanto fatto durante la giornata in modo informale e piacevole! In prefetto stile “mamma homeschooler”, per me era sempre poco e solo lontanamente accettabile, e vivevo con un costante senso di frustrazione. Solo ora mi rendo conto di quanto fosse importante quel modo di studiare lento ma profondo e completo.
Come si è trovato mio figlio dopo anni di homeschooling quando è entrato in classe per la prima volta? Per adesso trattiamo solo l’aspetto apprendimento e come prima cosa posso dire che ha superato i test d’ingresso in modo brillante anche se erano mesi che non aprivamo libro.
Per principio infatti non ho voluto ripassare con lui le varie materie, volevo che i test rappresentasse davvero il suo livello e non fossero frutto di un’estate passata a ripassare.
Una volta arrivato in classe il nuovo metodo di studio ha disorientato completamente mo figlio e tutti noi: fare cinque o sei materie in una mattina, passare velocemente da un argomento all’altro senza averlo sviscerato fino in fondo è come ingurgitare tanti cibi insieme senza poterne sentire i sapori. Mangiare voracemente, assaggiare quà e là senza gustare presto trasforma il momento di nutrirsi in un gesto puramente meccanico!
Mio figlio dopo un mese di scuola e un investimento enorme di tempo ed energie ha candidamente ammesso che “non aveva imparato niente di nuovo”. A risentirne è stato anche il suo entusiasmo e ben presto, dopo le prime settimane in cui faceva continuamente domande durante la lezione, ha ben presto smesso perché come lui stesso ha ammesso “io alzo la mano per chiedere ma non mi chiamano più”
I nostri pomeriggi? Come tutti abbiamo molti compiti, ma cosa vuol dire fare i compiti?
Riempire quaderni e quaderni di parole preconfezionate e pronte, senza avere il tempo di far tuo la materia che hai di fronte. Il meccanismo è semplice da comprendere: occorre far veloce per poter pensare di avere una vita al di fuori del mondo scolastico.
Vi assicuro….per una mamma homeschooler questa è una pugnalata al cuore! Sono però onesta e vi dico che assecondo questo modus operandi perché l’homeschooling part time non esiste, non può esistere visto la mole di lavoro che la scuola occupa.
I libri e le letture? Inutile dire che nostro figlio viene molto meno in biblioteca, ora siamo a noi a scegliere le sue letture ma è facile intuire che non è la stessa cosa. Sono felice però che però appena può continua a rifugiarsi nei libri, leggere rimane una delle sue passioni.
Il suo approccio allo studio? Lui ascolta molto in classe e attinge molto dal suo ricco bagaglio da homeschooler (ora mi rendo conto che effettivamente quel poco che facevamo ha portato molto frutto) e questo gli permette di sostenere un’interrogazione ampliando enormemente gli argomenti.
Ultimamente dopo essere andato volontario, era entusiasta del voto e mi ha detto ridendo “mamma, erano cose che abbiamo studiato l’anno scorso”
La professoressa oltre a fargli i complimenti ha riportato ufficialmente sul registro elettronico “il bambino amplia gli argomenti con letture personali e rappresenta un’importante risorsa per la classe.”
Cosa dire, dopo anni di homeschooling abbiamo toccato con mano il sistema scolastico e nel nostro caso possiamo affermare che non regge il confronto.
In base alla nostra attuale esperienza abbiamo riscontrato che a scuola si impara in modo veloce, grossolano e superficiale e di quanto appreso resta ben poco; mentre l’homeschooling permette di andare in profondità e quando si impara qualcosa è per molto tempo! Lo avete riscontrato anche voi?
Mi piacerebbe sapere molto la vostra opinione e nel frattempo vi anticipo che se dal lato dell’apprendimento siamo carenti, quella che stiamo vivendo resta un’esperienza unica per tutti noi e dalle difficoltà stiamo comunque imparando tanto.
Presto vi parlerò dell’impatto sociale ed emotivo che andare a scuola ha comportato, a presto!
Nelle foto il museo di scienze naturali House of Nature di Salisburgo