Homeschooling: come richiedere la cedola libraria
Con il termine cedola libraria si intende il documento che garantisce la fornitura gratuita dei libri di testo ai bambini che frequentano le scuole primarie. Normalmente a inizio di ogni anno scolastico la scuola consegna agli alunni la cedola in duplice copia, con l’indicazione dei testi scolastici adottati.
La cedola va compilata e firmata dai genitori, poi occorre presentarla in una cartolibreria autorizzata. Le spese relative la fornitura dei libri è a carico del comune in cui risiede il bambino. La normativa vigente è attualmente normata da una serie di circolari rilasciate dal ministero dell’istruzione.
La cedola libraria spetta anche agli homeschoolers? Se si come richiederla?
La normativa che regola le cedole libraria oltre ad essere carente, non parla in modo specifico di chi si avvale dell’istruzione parentale. In genere la fornitura di libri di testo è solo per chi è iscritto a scuole pubbliche o paritarie.
Tenuto conto che però, la spesa delle cedole librarie è a carico del comune, occorre anche notare che molti comuni hanno reazioni contrastanti. Alcuni comuni riconoscono anche alle famiglie che fanno homeschooling la fornitura di testi gratuiti, altri invece precludono questo diritto solo a chi frequenta istituti scolastici.
Gli homeschoolers hanno diritto alla cedola libraria?
Come anticipato la normativa non è chiara, tuttavia possiamo riflettere su alcuni articoli:
L’art.156 del D.L. 297 del 16 aprile 1994 prevede che “agli alunni delle scuole elementari, statali o abilitate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, i libri di testo, compresi quelli per i ciechi, sono forniti gratuitamente dai comuni, secondo modalità stabilite dalla legge regionale”.
La lettura di questa norma sembrerebbe che si riferisca esclusivamente agli alunni frequentanti la scuola, tuttavia approfondendo la questione sembrerebbe che non è proprio così.
Il D.M. n. 781 del 2013 all.1 stabilisce che “Il libro di testo costituisce uno degli strumenti didattici per la realizzazione dei processi di apprendimento definiti dagli ordinamenti scolastici dei diversi ordini e gradi di istruzione, nonché per lo studio individuale e domestico.” Sulla base di questa definizione è chiaro che il libro di testo può essere considerato un possibile strumento anche per gli studenti che si avvalgono dell’istruzione parentale.
Interessante riflettere che un libro di testo che segue le “indicazioni nazionali per il Curricolo” può essere utile per molte famiglie desiderano avere uno schema da seguire. A riguardo è utile ricordare che la nota ministeriale del 9 aprile 2014 prot. 2581 specifica che “l’editoria scolastica adegua i contenuti dei libri di testo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, di cui al D.M. 254/2012. Pertanto, i libri di testo per la prima e la quarta classe della scuola primaria e per la prima classe della scuola secondaria di primo grado devono risultare rispondenti alle citate Indicazioni nazionali.”
Homeschooling e cedola libraria
Chi fa homeschooling ha diritto alla cedola libraria? La normativa non è chiara però vi sono tutti i presupposti per poter richiedere al proprio comune la fornitura gratuita dei testi scolastici.
A chi dobbiamo inviare la nostra richiesta per avere la cedola libraria? E’ importante indirizzare la nostra richiesta ufficiale al comune di residenza del bambino. Ricordiamo che in base all’ D.L. n297/94 art.156 la fornitura gratuita dei libri di testo è a carico del comune. Tuttavia la modalità di ricezione della cedola libraria può variare in base alle disposizioni comunali. In alcuni casi basta presentarsi negli appositi uffici del comune, in altri casi vengono distribuiti in classe.
Per tale motivo è consigliabile fare richiesta al comune di residenza del bambino, coinvolgendo per conoscenza la scuola vigilante.
Il valore della cedola libraria viene definito anno per anno dal Ministero della Pubblica Istruzione. Una volta ottenuta la cedola libraria spesso è possibile scegliere in autonomia i libri di testo da utilizzare durante l’anno. In altri casi invece si è costretti a fare riferimento ai testi scelti dalla scuola vigilante. A tal riguardo ricordiamo il Legge 128/2013 art.6 “Il collegio dei docenti può adottare, con formale delibera, libri di testo ovvero strumenti alternativi, in coerenza con il piano dell’offerta formativa, con l’ordinamento scolastico e con il limite di spesa stabilito per ciascuna classe di corso.”
Modulo per richiedere la fornitura dei libri di testo
La nostra esperienza inerente l’argomenti in oggetto è decisamente positiva. Già cinque anni fa il nostro comune ci fornì senza problemi la cedola, sottolineando che tutti i bambini in età da scuola primaria ne avevano diritto! Speriamo che possiate incontrare persone altrettanto aperte e disponibili.
Si ricorda che la normativa non è chiara e, per tale motivo noi abbiamo deciso di fare una semplice richiesta al nostro comune, senza fare riferimenti legislativi.
La cosa più importante importante è creare e portare avanti un dialogo aperto con le istituzioni. Quindi siamo rispettosi dei vari ruoli e scegliamo di creare un clima di collaborazione!
E’ utile allegare alla richiesta la comunicazione di educazione parentale oppure fare riferimento al protocollo e data di archiviazione. Come tutte le comunicazione è bene che anche questa richiesta sia inviata in modo tracciabile.
Di seguito un prototipo per la richiesta della cedola libraria da parte di chi fa homeschooling. Si ricorda che è importante personalizzarlo in base alla propria situazione scolastica e famigliare. Si declina comunque ogni responsabilità in caso di utilizzo autonomo delle informazioni riportate.
Per maggiori informazioni e per una tutela dal punto di vista legale consiglio le due principali associazioni del mondo dell’homeschooling che sono seguite da ottimi avvocati, e mi riferisco a Edupar e Laif