
Geografia e gli ambienti naturali
Tra gli obbiettivi previsti per la geografia in classe terza della scuola Primaria, vi è la capacità di distinguere nel paesaggio che ci circonda, gli elementi naturali da quelli antropici; molto importante è anche saper riconoscere e descrivere gli elementi principali del paesaggio come ad esempio le colline, le montagne e la pianura.
Ovviamente questa parte della geografia chiama in causa il nostro spirito di osservazione e non c’è miglior modo d’ imparare se non quello di scoprire il piacere di osservare l’ambiente di cui facciamo parte. Molto importante è anche fornire al bambino gli strumenti necessari per coltivare il desiderio di esplorare.
Per schematizzare quanto appreso durante quest’anno abbiamo realizzato un diorama o mappa 3D, che racconta in modo visivo della differenza tra collina, montagna e pianura. Una mappa speciale che parla anche del ciclo dell’acqua e del viaggio di una gocciolina che vive in bacini d’acqua sempre diversi tra loro, mari, fiumi, ruscelli e laghi.
Nei vari ambienti abbiamo anche inserito delle bandierine che rappresentano la flora e la fauna tipiche di ogni altitudine.

E’ stato sicuramente un lavoro impegnativo che ci ha coinvolti tutti. Un progetto da compiere in tanti step e che ci ha impegnato più giorni. Lavorare insieme però, ci ha permesso anche di parlare di rilievi e altitudine, ma anche di habitat, ecosistema e tanto altro.
Studiare così geografia è sicuramente più divertente!
Il diorama sugli ambienti naturali: passo per passo
Per realizzare il nostro diorama è servito:
- del cartone per la base
- carta da riciclo (come i volantini degli ipermercati, o fogli di giornale)
- carta argentata
- tovagliolini bianchi
- colla vinilica
- tempere nei colori verde, grigio, blu e bianco
- stuzzicandenti
- fogli di carta colorata per le bandierine


Per rendere rigida e resistente la base del nostro lavoro abbiamo incollato un doppio strato di cartone con abbondante colla vinilica. Su questa base abbiamo appallottolato dei fogli di giornali dando una prima forma alle colline e montagne; successivamente per dare un aspetto più reale alle montagne, abbiamo usato la carta argentata che si modella con maggiore facilità.
Finita questa prima parte del lavoro, abbiamo ricoperto il tutto con fogli di tovagliolo bianco imbevuti di colla vinilica. Questa operazione è stata ripetuta più volte, per ottenere una struttura rigida.

La parte più divertente è stato colorare: abbiamo usato dei colori a tempera con l’aggiunta di un po’ di colla vinilica, in varie tonalità di verde, blu e grigio per dare un effetto sfumato più realistico.

Per realizzare la neve abbiamo usato una miscela di sale grosso, sale fino e glitter. La neve è stata spruzzata sulle vetti più alte!

Infine su delle bandierine preritagliate abbiamo disegnato alcuni animali e la vegetazione tipica delle altitudini che abbiamo rappresentato.
Con grande cura abbiamo posizionato ogni bandierina al suo posto e, con meraviglia, abbiamo scoperto che il nostro pianeta pullula di vita. Dalle vette delle montagne alle profondità degli oceani, troviamo licheni e muffe in luoghi impervi e alghe nelle fosse marine più remote. Ogni altitudine ospita forme di vita uniche e distintive, creando uno spettacolo mozzafiato
Immersi nel nostro progetto di geografia, abbiamo parlato della nostra connessione profonda con il pianeta che chiamiamo casa e dell’importanza cruciale di trattare la Terra con rispetto e gratitudine. Durante le nostre conversazioni, abbiamo esplorato temi significativi, ridevamo insieme, collaboravamo con entusiasmo e sognavamo di un futuro in cui l’armonia tra l’uomo e l’ambiente sia una realtà tangibile.

Oggi guardo il nostro diorama e mi ricorda momenti sereni trascorsi in famiglia a lavorare spalla a spalla, lunghi pomeriggi invernali passati a parlare, raccontare ma anche ridere e scherzare.
L’apprendimento può essere un momento piacevole e significativo per tutti!

Geografia: un mondo da osservare

Homeschooling: Progetto Didattico Educativo
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8 commenti
chia bertasa
Trovo questo vostro lavoro splendido, così come il vostro stare insieme.
Grazie mi ispirerò a voi.
Un caro saluto Chiara
la luna di carta
Grazie Chiara per le tue belle parole, ma ogni famiglia homeschooler ha il "suo modo speciale" di imparare! Ecco imparare in famiglia si può ognuno a modo suo ed'è bellissimo….
MammaElly
E' stra-stupendo! Confesso che il termine "diorama" mi giunge nuovo: avevo letto il vostro post sull'esame – a proposito, bravissimi! – ma avevo voluto comunque tenermi la curiosità per non rovinarmi l'effetto-sorpresa: Wow, che bomba!
Ho visto (e cercato di realizzare anni fa) plastici di pasta di sale o di mais.. ma così è sicuramente più leggero e trasportabile. Coi colori, poi, sembra proprio una foto aerea di un vero paesaggio, complimenti!
la luna di carta
Diorama è effettivamente un termine tecnico, ma non sapevo come chiamarlo!! In realtà si tratta di un lavoro in carta pesta. Noi adoriamo la carta pesta perchè facile da realizzare, non costosa e ti permette molte personalizzazioni.
Grazie mamma Elly….un caro saluto
il contatto naturale
Ottimo lavoro!
Anche noi adoriamo la carta pesta, il papà è super esperto, ma per ora non l'abbiamo ancora applicata alla geografia…
Complimenti a voi!!
Maria Grazia Lia
Sono senza parole…bravi! Lavoro più che stupendo. Ho in serbo qualcosa di simile da anni ma purtroppo casa nostra è troppo umida per realizzare quaalcosa di così importante. Appena sistemati nella nuova casa sono sicura che con Cri ci divertiremo un mondo.
la luna di carta
Credo che geografia e carta pesta si sposino benissimo! Abbiamo altri progetti in cantiere!
😉
la luna di carta
Non ci avevo mai pensato, l'umidità può rovinare questo tipo di lavori? Non lo sapevo!
Ciao Maria Grazia, vedrai farete grandi cose!