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Genitori Slow: educare in modo semplice senza stress

Quando ci chiedono perché abbiamo scelto l’homeschooling per i nostri figli, io e mio marito siamo concordi: abbiamo voluto donare loro il tempo per imparare, giocare e crescere in serenità. I bambini hanno bisogno di vivere lentamente e di tempo per crescere!

Sembra una frase così scontata e banale, se però ci guardiamo intorno i bambini sono sempre di fretta. Dal mattino presto hanno mille attività programmate, impegni scolastici, incontri sportivi e la routine famigliare lascia davvero molto poco spazio alla noia e al gioco libero.
I genitori sono ansiosi e riempono le giornate dei loro pargoli, incoraggiati da una società che vuole i più piccoli produttivi prima del tempo, e la noia è vista come una nemica da combattere.

In questi giorni mio figlio sta affrontando il mondo scolastico, e dopo solo una settimana in classe mi ha detto: “mamma mi alzo, corro a scuola, nel pomeriggio faccio i compiti, vado a calcio e poi a letto, non ho più tempo per fare altro!”
Effettivamente la nostra vita è cambiata drasticamente: le coccole e i giochi nel lettone, le letture condivise e lo studio in pigiama hanno lasciato spazio a una vita frenetica che ha cambiato la routine di tutta la famiglia.

Il tempo è il più grande bene che abbiamo e non possiamo accumularlo, una volta che è passato lo abbiamo perso per sempre. Come genitori quindi, dovremmo imparare a dare il giusto valore alla necessità dei nostri figli e al bisogno di educare senza stress. Come iniziare? Ecco alcuni suggerimenti che ho trovato interessanti.

Genitori Slow: educare senza stress con la filosofia della lentezza

Il cambiamento è lento, piccoli passi uno dietro l’altro e io ho trovato utile partire da una piacevole lettura con spunti interessanti e pratici consigli, parlo del libro di Carl Honorè, Genitori Slow.

Ho letto questo libro a tratti, e ho avuto bisogno di tempo per metabolizzarne i contenuti; nonostante siamo una famiglia che vive di ritmi lenti, mi rendo conto che forse non avevo davvero compreso l’importanza che ha educare alla lentezza!

Viviamo in una società che mette i genitori sotto pressione: siamo continuamente ossessionati da ideali di “bambini perfetti” che ci spingono a essere ansiosi e iperprotettivi. I bambini però ci chiedono poco: serenità e tempo per giocare!
Chi ha ragione? Il libro analizza l’argomento sotto diversi punti di vista, raccontandoci e confrontando il modo di vivere di bambini di diverse parti del mondo con approcci educativi svariati e differenti.

Un libro piacevole da leggere, facilmente comprensibile e con concetti che vanno direttamente al cuore del problema lasciando il genitore di fronte ad una scelta difficile. Un libro ricco di spunti interessanti per poter riconoscere le priorità nella nostra vita e avere il coraggio di dare loro il giusto posto!

Cosa vuol dire educare alla lentezza?

Mi sono chiesta più volte cosa possa dire educare alla lentezza e credo che, aver letto il libro mentre ero in montagna mi abbia aiutato profondamente.
La natura ha sempre molto da insegnarci: lenta e impercettibile ci riserva nella sua semplicità sempre grandi sorprese: pensiamo ai tramonti diversi uno dall’altro, oppure alle stagioni che trasformano completamente l’ambiente in cui viviamo.

Per me vivere essere un genitore Slow vuol dire:

  • rallentare e fermarmi a guardare il mondo intorno a me con gli occhi di un bambino, stupirmi dei colori di una coccinella e annusare i fiori che i miei figli ogni giorno mi regalano. Devo imparare a sentire sulla pelle i raggi di sole e godere delle piccole grandi cose di ogni giorno!
  • Passare più tempo in natura ci aiuterà automaticamente a relegare la tecnologia a un  ruolo secondario e non deleterio, e a non farci trascinare nella trappola del consumismo: i nostri figli hanno bisogno di tempo non di giochi nuovi!
  • Educare alla lentezza vuol dire anche riconoscere che come genitori abbiamo un ruolo delicato e importante, ed ‘è nostra responsabilità dare sicurezza ai nostri figli anche tramite limiti precisi. “I bambini possono essere davvero bambini, solo quando gli adulti fanno gli adulti”; siamo quindi coerenti e insegniamo con l’esempio, dimostrando fermezza e decisione laddove serve!
  • E’ fondamentale anche riconoscere che ognuno di noi è diverso: siamo unici! Io non posso rispecchiarmi nei miei figli e i miei bambini non sono uguali tra loro, avranno un modo di apprendere, vivere e sognare diverso, ognuno secondo la propria inclinazione. Come genitore dobbiamo stare molto attenti a non paragonarli ad altri nè tra di loro, incoraggiamoli piuttosto a essere fieri delle proprie vittorie, grandi o piccole che siano.
  • Incoraggiamo con fiducia il libero apprendimento che si basa sulla naturale curiosità dei bambini. Questo implica imparare ad avere fiducia nelle loro capacità di osservazione, e creare da parte nostra un’ambiente stimolante e sereno per poter favorire la loro innata voglia di sapere.

Difficile? Molto! Del resto quello del genitore è il mestiere più difficile al mondo e sbagliamo di continuo in un modo o nell’altro. Continuiamo a provarci e mettiamocela tutta e speriamo che almeno un pochino avremo concesso ai miei figli di vivere in modo lento.

Nel frattempo continuiamo il nostro decalogo e aiutatemi: cos’altro implica l’essere un Genitore Slow secondo voi?

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