Homeschooling

Comunicazione annuale di istruzione parentale

Negli ultimi anni in Italia si parla sempre più spesso di homeschooling e, se da un lato è bello sapere che sempre più persone possano avere l’opportunità di scoprire che vi è un’alternativa alla scuola tradizionale, dall’altro è importante fare chiarezza sulle principali norme legate all’istruzione parentale.

La scuola sta vivendo un periodo di profonda crisi e questo è evidente agli occhi della maggioranza. Altri stanno valutando l’istruzione parentale come via di fuga dalle restringenti normative e procedure che saranno applicate a scuola da settembre.

A prescindere dalla motivazione, oggi parliamo di quali passi fare per comunicare alla scuola che intendiamo istruire personalmente i nostri figli. Trattiamo quindi una serie di domande inerente la comunicazione annuale di istruzione parentale che molti si pongono.

Cos’è la comunicazione di istruzione parentale?

Quando i genitori scelgono l’educazione parentale per il proprio figlio è fondamentale che lo comunicano alle autorità competenti in modo ufficiale e incontestabile. La comunicazione di istruzione parentale è uno dei pochi documenti che ci viene richiesto giuridicamente; parla di noi e della nostra scelta e per questo occorre prestare molta attenzione nella stesura e nella scelta delle parole da usare.

La comunicazione di istruzione parentale è annuale e in questo documento i genitori si appellano ai diritti conferiti dalla costituzione:

Art.30 “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti “.

Essendo un documento ufficiale è importante che venga recapitato tramite posta elettronica certificata (pec), raccomandata con ricevuta di ritorno oppure si può far protocollare di persona la propria comunicazione (ricordate di conservare copia con protocollo).

A chi inviare la comunicazione di istruzione parentale?

La dichiarazione di di istruzione parentale va inviata al sindaco del comune (consigliato) in cui risiede il bambino e al dirigente scolastico della scuola viciniore.

Entrambi hanno un ruolo diretto alla vigilanza sull’adempimento dell’obbligo di istruzione come indicato nel D.L. 76/2005.

E’ vero che l’art 23 del D.L. 62/2017 non cita più il Sindaco come destinatario della comunicazione di istruzione parentale, questo però non lo esime dal suo ruolo di supervisione dell’istruzione dei minori del suo territorio di competenza. Consiglio quindi vivamente di inviare comunicazione anche al sindaco per evitare problemi e incomprensioni.

Il bambino va iscritto a scuola per poter fare educazione parentale?

Per fare educazione parentale il bambino non va iscritto a scuola. La nostra comunicazione fatta al dirigente della scuola viciniore, permette a questi ultimi di inserire il bambino in un anagrafe studentesca con la specifica che il bambino è in educazione parentale.

Inserire il bambino nell’anagrafica studenti è diverso da iscriverlo a un plesso scolastico. Sono due cose ben distinte.

L’inserimento dei dati in un anagrafe studenti ha unicamente valore statistico e aiuta nel ruolo di vigilanza sull’obbligo di istruzione scolastica da parte degli enti preposti. Molte scuole chiedono ai genitori di iscrivere il bambino on line e poi ritirarlo. Questo iter è sbagliato, il bambino non va iscritto ma unicamente inserito in un’anagrafica studentesca perché l’educazione parentale è un’alternativa all’iscrizione scolastica.

Entro quando è possibile mandare la comunicazione di istruzione parentale?

E’ consigliabile inviare la comunicazione di istruzione parentale entro il mese gennaio di ogni anno perché entro questo termine i dirigenti verificano la situazione scolastica dei bambini residenti nel proprio comune.

E’ possibile comunque ritirare il bambino da scuola e scegliere l’istruzione parentale in qualunque momento dell’anno. In questo caso oltre alla normale comunicazione è bene allegare un documento formale di ritiro dalla scuola.

Un’altra considerazione da fare a riguardo è che normalmente l’anno scolastico è da intendersi completo se un bambino ha frequentato fino al 15 marzo in maniera consecutiva. Quindi se si manda comunicazione prima di questa data, il bambino sarà invitato a sostenere l’idoneità alla classe successiva. In caso invece il bambino si avvale dell’educazione parentale in data successiva al 15 marzo, allora è bene valutare con attenzione se la scuola di competenza è in grado di considerare valido l’anno scolastico in corso. Un dialogo corretto e chiaro potrebbe evitare inutili disguidi.

Perché non compilare la modulistica della scuola?

E’ consigliabile non compilare la modulistica proposta dalla scuola perché spesso ci sono citazione non idonee.

Per esempio in alcuni documenti vi è al dicitura: “richiesta di istruzione parentale”, ricordiamo che la nostra è una comunicazione e non una richiesta, pertanto al dirigente spetta semplicemente prendere atto di quanto noi esprimiamo. Succede spesso che chi firma modulistica redatta in modo inesatto o incompleta ha poi inutili problemi durante le comunicazioni con la scuola di competenza.

Altre diciture cui fare attenzione è ad esempio usare la frase “istruzione familiare” e non educazione, per essere coerenti con i termini usati nella nostra Costituzione. Inoltre è bene specificare di “essere in possesso delle competenze tecniche o economiche” e non “tecniche e economiche.

Consigli pratici

Quando ci si avvale dell’educazione parentale è sempre bene instaurare un dialogo costruttivo con la scuola che seguirà nostro figlio. Noi abbiamo quindi trovato utile incontrare di persona il dirigente scolastico e porre le basi per instaurare un rapporto rispettoso e corretto.

La documentazione corretta di istruzione parentale deve usare necessariamente la parola “istruzione” e non “educazione” perchè fa riferimento all’articolo della nostra Costituzione. Verificare che inoltre le competenze siano “tecniche o economiche” e non “tecniche e economiche”

Per riassumere:

  • E’ bene sempre cercare di stabilire un buon rapporto con il dirigente scolastico della scuola che seguirà nostro figlio, sia esso della scuola viciniore (del comune di residenza cui il nostro bambino è assegnato) o della scuola che abbiamo scelto per fare gli esami.
  • Inviare le comunicazioni di istruzione parentale complete di normative di legge
  • E’ consigliabile non firmare la modulistica proposta dalla scuola

Di seguito dei prototipi per la comunicazione di istruzione parentale e di ritiro dalla frequenza scolastica. Si ricorda di personalizzarlo in base alla propria situazione scolastica e famigliare. Si declina comunque ogni responsabilità in caso di utilizzo autonomo delle informazioni riportate.

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