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Come impariamo le tabelline?

Penso che le tabelline siano l’incubo di ogni studente da sempre, e oggi aggiungerei anche delle loro mamme! Dopo il primo anno di scuola primaria, neanche il tempo di arrivare in seconda inizia la ricerca di metodi e strategie per far memorizzare ai propri figli le diaboliche combinazioni di numeri. E resteranno un angoscioso problema per molto tempo!

Aspettare il momento giusto

La nostra esperienza? Innanzitutto, ho preferito affrontare le tabelline più in là nel tempo visto che mi ero resa conto che Grande non era ancora pronto. Lui è un bambino curioso e impara velocemente, ma quando abbiamo parlato delle moltiplicazioni, e nello specifico delle tabelline non riusciva proprio a capirne l’utilità. Quando succede così so che semplicemente devo aspettare.

Questo è uno dei vantaggi dell’homeschooling, conosciamo nostro figlio e possiamo rispettare i suoi tempi. Quando un bambino è pronto acquisisce in pochissimo tempo e senza troppi sforzi.

Nel frattempo, visto che noi avevamo in programma l’idoneità, abbiamo concordato con le maestre che le tabelline le avremmo affrontate nel programma di terza (anche se vi è stata un pò di resistenza!).

Tabelline, perchè sono utili?

Grande era in grado di fare delle semplici moltiplicazioni ad una cifra senza conoscere a memoria le tabelline. Come faceva? Semplicemente calcolava volta per volta i risultati.
Seguendo il metodo analogico di Camillo Bortolato infatti, le prime moltiplicazioni hanno come obbiettivo principale riconoscere nella moltiplicazione un’addizione ripetuta, quindi il bambino esegue tante addizioni in fila. Ovviamente si tratta di un metodo lungo e dispendioso, e così dopo un pò diventa chiaro perchè imparare le tabelline: sono una vera strategia per velocizzare il calcolo.

Finita l’idoneità gli ho regalato il fiore delle tabelline (qui l’idea e il tutorial), e gli ho detto “le famigerate tabelline di cui tutti i tuoi amici ti parlano, impararle ti semplificherà eseguire moltiplicazioni!”

 Come imparare le tabelline?

Una premessa importante è che ritengo inutile imparare le tabelline a memoria come si fa con una filastrocca o una poesia, perchè semplicemente si dimenticano velocemente senza che rimanga traccia! Occorre capire bene cosa c’è dietro le combinazioni di moltiplicazioni.

Grande ha deciso da solo di volerle imparare, passeggiando in estate. Facevamo i soliti giochi in cui ci si sfida (sono mamma di un maschio!) e allora mi dice “vuoi vedere che ti dico la tabellina dell’8?” e io “seeeeeeeeeeeeeee non ci credo!”
Ebbene me l’ha detta.

Da li abbiamo continuato giocando per tutta l’estate. Fino a settembre quando il gioco è diventato più didattico con l’arrivo del libro di Camillo Bortolato “Le tabelline”.

libri di camillo bortolato

Un libro completo di strumento che punta molto sulla memorizzazione attraverso metafore e analogie sopratutto di natura visiva. A Grande il libro è piaciuto davvero molto, lo strumento ha catturato tutta la sua attenzione e con entusiasmo ha iniziato a ripetere e a cercare di memorizzare le varie moltiplicazioni. I risultati si sono visti subito.
Interessanti sono anche gli esercizi proposti, spingono il bambino ad una graduale autonomia di calcolo, e insieme al libro “la linea del 1000” sono il testo perfetto per affrontare il programma della classe terza.

Per riassumere, come affrontare le tabelline?
Fondamentale è che il bambino capisca cosa sia una moltiplicazione e quanto siano utili le tabelline nel far di conto. Una volta compresa l’importanza occorre aiutarlo per trovare il sistema a lui più adatto per memorizzarle. Non vi è un segreto o una strategia universale, ma ognuno deve trovare il suo metodo personale.

Mio figlio si è trovato benissimo con il metodo analogico, ma gli ho proposto alcune alternative, del resto su internet è facile trovare idee e suggerimenti per imparare le tabelline, ce ne sono davvero tanti, dalle canzoncine ai giochi, dai lapbook ai mandala e tanto altro.

Qui di seguito alcuni che mi sono piaciuti molto:

Le tabelline di Greta Bienati
Per non dover pensare di Sybille Kramer

Vedrete, non è così difficile come sembra!

 

                      

2 commenti

  • chia bertasa

    Aspettavo questo post, Leonardo ama alla follia la matematica, ma all'inizio non capiva proprio perché spendere tanto tempo per imparare queste tabelline.
    Così ho proposto un percorso per ogni tabellina fatta di una canzoncina rap o filastrocca per la mamma che è antica, un mandala e la ricerca di quelle sequenze ripetute presenti in molte tabelline.
    Anche noi abbiamo usato il libro di Bortolato come per il resto della matematica e unito anche altri supporti divertenti un memory, la tombola delle tabelline e l'uso di tubò.
    La cosa che però ha dato la svolta è stata la volontà di Leo di fare l'album delle figurine Panini , pur non amando il calcio voleva fare questa collezione, così un pacchetto costa 0,70 cent. e via di calcoli per comprare 2-3-4 bustine, controllare il resto etc
    Questo gli è bastato per vedere quanto sono utili queste tabelline e così ora le sa bene e ogni volta mi dice che vuole impararle fino al 20.
    Pensa che l'edicolante mi fa sempre i complimenti per quanto veloce è diventato nel calcolare prezzo, bustine e resto.
    Purtroppo a scuola non si può aspettare il momento giusto e questo facendo home-schooling è un vero e proprio lusso da godere fino in fondo.
    Vi auguro buon pomeriggio Chiara

  • Lun@ di Carta

    Hai ragione, imparano solo quando sono pronti e quando decidono di farlo. Ma del resto noi adulti faremmo lo stesso, dobbiamo prima capire l'utilità delle cose poi siamo disposti a fare sacrifici per ottenerle.
    Grazie Chiara per averci raccontato la vostra storia!
    Un caro saluto

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