Come aiutare i bambini a socializzare
La pandemia e le restrizioni imposte ci hanno un po’ tutti in qualche modo isolato e hanno inaridito la nostra fiducia nel prossimo. Bambini e adolescenti hanno pagato un caro prezzo, improvvisamente si sono ritrovati da soli e il mondo virtuale per molti è stata l’unica alternativa a lunghi pomeriggi in solitudine.
Questo isolamento ha creato gravi conseguenze dal punto di vista sociale, molti bambini faticano a relazionarsi in modo costruttivo e tanti adolescenti si sono isolati al punto da non volere più un contatto con il mondo.
La scuola, con i suoi esperti dell’età evolutiva, non ha aiutato i nostri bambini e si è trovata impreparata di fronte alla grande emergenza sociale. Oggi più che mai quindi, riconosciamo nella famiglia un ruolo di primo piano per aiutare i più piccoli ad affrontare le conseguenze dell’isolamento sociale durante pandemia.
Tutti i genitori, a prescindere che i figli vadano a scuola oppure no, devono aiutare i propri figli socializzare e a costruire sane relazioni sociali con gli altri, perché spesso il tempo trascorso nell’ambito scolastico non è adatto per creare dei legami duraturi. Inoltre il confronto è limitato solo ai coetanei e questo li priva dell’arricchimento che nasce quando ci si relazione con persone diverse per età, per razza e estrazione sociale, non credete?
Non sono un’esperta dell’età evolutiva, ma ho due figli e come mamma ecco alcuni consigli che, negli anni ho trovato utili per aiutare i nostri figli a socializzare con gli altri.
Limitare la tecnologia per favorire la socializzazione
Oggi socializzare è diventato molto più complesso a causa della pandemia. Molti bambini e adolescenti sono stati risucchiati in un mondo virtuale che li tiene prigionieri giorno e notte. Riconosciamo però che le conseguenze della dipendenza tecnologica sono davvero disastrose perché isolano i ragazzi e impediscono loro di costruire relazioni che li aiutano a crescere e maturare in modo sano.
Cosa possiamo fare allora come genitori? Oggi la tecnologia rappresenta una grande opportunità di confronto per i nostri giovani perché limita le distanze, tuttavia il rischio è che contamina ogni aspetto della loro vita sociale, limitandone le mille possibilità. Dobbiamo aiutare i nostri figli ad usare in modo consapevole gli strumenti che hanno tra le mani, senza che questi predano il sopravvento nella loro vita e nella loro mente.
Io ho trovato utile limitare le distrazioni dovute alla tecnologia quando i bambini o adolescenti sono in gruppo con altri. Diamo spazio al gioco libero nel caso dei bambini più piccini, mentre lasciamo che gli adolescenti si confrontino guardandosi negli occhi senza avere distrazioni tra le mani!
A riguardo consiglio vivamente le lettura del libro Vietato ai minori di 14 anni di A. Pellai e B. Tamborini, che aiuta i genitori non solo a capire le problematiche legate alla dipendenza dalla tecnologia, ma da consigli pratici su come gestire i nativi digitali.
Ascoltare i bisogni dei nostri figli
Una tra le cose più importanti che possiamo fare come genitori per aiutare i nostri figli a socializzare è rispettare i loro tempi e bisogni. Ognuno di noi è diverso, alcuni ad esempio amano stare sempre alla gente, altri invece sono più riservati. E’ chiaro che non vi è un giusto sbagliato, e quindi più importante che mai rispettare le necessità dei nostri figli.
Tutto nasce dall’ascolto. Ascoltiamo i nostri figli e cerchiamo di capire i loro reali bisogni. Impariamo a rispettare i tempi dei più piccoli, senza caricare le nostre aspettative e ansie su di loro.
Tutte le mamme, cha hanno più di un figlio, sanno benissimo che nonostante i genitori siano gli stessi ogni bambino è un mondo a sé. Questo lo si può dire anche per le capacità di relazionarsi. Ho due figli che si rapportano in modo diverso con i loro amici, mentre uno è più estroverso e aperto, l’altro è più riservato e selettivo. Non ritenete sia fondamentale rispettare la loro unicità?
Nel momento in cui vi è un dialogo aperto e onesto, un bambino si sente libero di esternare i suoi bisogni e le problematiche che incontra nelle amicizie, questo ci permette di aiutarlo in modo mirato senza forzare la sua sensibilità.
Creare occasioni di svago per socializzare
I bambini necessitano di momenti di libertà in cui possono giocare e confrontarsi con i loro amici. E’ quindi importante creare delle occasioni al di fuori dell’ambiente scolastico in cui i nostri figli possono relazionarsi senza condizionamenti.
E’ chiaro che il divertimento non deve essere sempre istruttivo, può essere semplice divertimento e anche questo è utile e aiuta a ristorare il cuore e l’anima. Non serve fare grandi cose, se si abita in campagna basta organizzare un pomeriggio insieme con amici per organizzare un escursione, costruire casette per uccellini, semplicemente stendersi a pancia in su in un prato per osservare le nuvole in cielo o le formiche e ragni che lavorano alacremente sul terreno. Se si abita in città, ci ci sono parchi e giardini dove poter organizzare merende condivise con altre mamme, oppure una visita a musei e planetari, che possono essere stimolanti anche dal punto di vista dell’apprendimento!
Ci vuole un po’ di fantasia ma organizzare queste attività per i nostri figli è di fondamentale importanza, a tutte le età. Proprio così, anche i nostri figli adolescenti traggono grande vantaggio dal confronto con adulti e persone di ogni età.
La famiglia al centro delle relazioni sociali
Il bambino riuscirà a socializzare con gli altri se ha vissuto in maniera serena e soddisfacente il rapporto con le figure a lui familiari. E’ chiaro quindi che la famiglia ha un ruolo di primo piano nella socializzazione di un bambino ed è importante che i genitori si assumano la responsabilità di questo compito.
E’ un lavoro che richiede tempo e pazienza. Siamo noi con l’esempio che possiamo incoraggiare i nostri figli ad allargarsi e a non limitarci ai coetanei. Incoraggiamoli a confrontarsi con persone di ogni estrazione sociale, di ogni etnia e nazionalità perché è proprio dalla diversità che ci si arricchisce.
Per avere buoni amici inoltre è importante essere buoni amici. Quindi come genitori possiamo insegnare ai nostri figli l’importanza di essere persone avvicinabili e cordiali. Del resto ci sono delle qualità che ci rendono più amichevoli e altre che ci rendono ostili agli occhi degli altri.
Si dimostra ad esempio vera amicizia soprattutto quando si dà sostegno emotivo e pratico a chi ne ha bisogno. Ascoltare gli altri è ad esempio importantissimo. La famiglia è la palestra ideale per imparare ad essere persone migliori!
Ricordiamo comunque che non possiamo piacere a tutti e questo dobbiamo accettarlo. Del resto anche noi cercheremo di selezionare le persone con cui trascorriamo del tempo perché ci teniamo a condividere i nostri momenti di svago con amici con cui condividiamo sani valori. Cosa ne pensate?
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