Come imparano i bambini che non vanno all’asilo
Entrambi i nostri figli non sono andati alla scuola materna e oggi sono socievoli e molto sicuri di sé! Del resto siamo convinti che la responsabilità di crescere dei bambini perfettamente integrati nella società e con una buona autostima, sia principalmente responsabilità dei genitori.
Dobbiamo però ammettere che quando diciamo che i nostri figli non vanno a scuola automaticamente chi è di fronte a noi sbianca e immagina subito un bambino disagiato. La verità è che la scuola dell’infanzia è un’opportunità per socializzare ma non per tutti. Ci sono molti bambini che subiscono dei traumi a causa del distacco precoce e a causa della socializzazione forzata.
E’ chiaro che crescere con un genitore presente e amorevole rappresenta una grande opportunità per crescere in modo equilibrato. Ora la domanda è: come imparano i bambini che non vanno all’asilo? Come organizzare le giornate? Riuscirà a imparare o rimarrà indietro rispetto ai suoi coetanei? Come gli spiego le stagioni? Imparerà mai i colori? Per non parlare di lettere e numeri!
Questi e mille altri dubbi assalgono i genitori nel momento in cui si decide di non mandare i propri figli all’asilo. La prima cosa che occorre fare è tranquillizzarsi, abbiamo il più prezioso dei doni, abbiamo la possibilità e il privilegio di condividere con nostro figlio le giornate, e vivere con lui questi anni meravigliosi che voleranno via velocemente senza mai tornare indietro.
Facile a dirsi, anche io avevo mille ansie e dubbi! Poi però piano piano ho imparato a fidarmi di mio figlio e ho scoperto che i bambini imparano senza che noi interveniamo, basta solo stargli vicino e dargli sostegno e amore incondizionato.
Come impara un bambino che non va all’asilo?
Un bambino che non va alla scuola materna, impara nel modo più naturale possibile: in casa propria con le persone che ama. Una famiglia attenta ai bisogni dei propri figli e con una vita sociale stimolante, fornisce il contesto ideale per una crescita emotiva sana ed equilibrata.
I bambini a tre anni sanno parlare, camminare e questo lo hanno imparato senza di noi! Il loro processo di apprendimento continua, e noi li possiamo aiutare incoraggiandoli e sostenendoli nelle loro piccole conquiste quotidiane, proprio come abbiamo fatto nei primi anni di vita.
Dedicare del tempo di qualità ai propri figli, costruire una relazione che si basa sul rispetto e la fiducia, farà si che genitori e bambino possano crescere insieme. Il bambino osserva e impara, ma non solo, pone domande. I genitori attenti che rispondono alle esigenze del bambino, e parlano regolarmente sono quello che serve per un apprendimento naturale.
In termini pratici cosa si può fare per favorire il suo apprendimento?
- giocare e passare del tempo di qualità insieme
- farsi le coccole (si è importantissimo per la sicurezza e lo sviluppo emotivo del bambino)
- leggere insieme
- rispondere alle domande dei bambini
- inventare storie
- ridere insieme
Sono piccole cose che permetteranno ai nostri piccoli di sentirsi al sicuro e di affacciarsi al mondo intorno al loro con curiosità e fiducia.
La routine quotidiana in età prescolare
Maria Montessori e Steiner hanno dato molto valore alla routine familiare al punto da voler riprodurre negli asili e scuole materne l’ambiente domestico.
Alzarsi la mattina, osservare la madre che prepara la colazione, poi riordina la casa e svolge le normali faccende domestiche; sono i piccoli gesti quotidiani che permettono al bambino di scandire il tempo e imparare dal mondo intorno a lui.
La routine quotidiana ad esempio, è fondamentale nello sviluppo di un bambino, permette d’interiorizzare lo schema della giornata anche nei più piccoli. Lo aiuta inoltre ad acquisire sicurezza e a muoversi sempre con maggiore libertà, con le persone a lui care sempre a portata di mano.
Le giornate in casa inoltre offrono molte occasioni pratiche di apprendimento, pensiamo ad esempio a quando prepariamo un dolce con i nostri bambini, oppure laviamo l’insalata o sgranocchiamo i piselli.
Sono tutte opportunità per mettere alla prova le proprie abilità fisiche, per esercitare la motricità fine e per poter acquistare sempre maggiore fiducia in sé stessi.
Un bambino che non va all’asilo e che vive in una famiglia socialmente attiva ha tante occasioni di esplorare ambienti diversi: fare la spesa, andare dal medico, fare volontariato. Si tratta di attività all’apparenza banali per gli adulti, ma sono fonte di grandi scoperte per i piccoli e terreno per le prime forme di socializzazione al di fuori della famiglia!
Quello che vi ho raccontato fin qui è la teoria, ma la verità è che ci saranno giornate bellissime, ma altre saranno difficili. Ci saranno momenti in cui noi genitori andremo in crisi, e altri in cui saremo fieri di tutti gli sforzi fatti.
Non esiste un manuale d’istruzione o una ricetta, la cosa più bella è farsi contagiare dalla voglia di vivere dei nostri figli, dai loro sorrisi e crescere insieme a loro. Ricominciare a stupirsi delle piccole cose e riaccendere quella piccola fiammella che anima la curiosità e la vita!
27 commenti
Itinerari Low Cost
Io ho dei ricordi bellissimi della mia infanzia senza asilo. Ho imparato a leggere e a scrivere, a contare, a relazionarmi con adulti e coetanei. Sono felice della scelta dei miei genitori! Auguroni!! ❤️❤️❤️
la luna di carta
Grazie….
Giulia Favacchio
Grazie per queste parole e per aver condiviso la tua scelta, io ho il terrore ormai quando mi dicono perché non va all’asilo??? Vengo incompresa, giudicata e assalita, da mamme e non!! Sono sicura che anche all’asilo imparano e fanno il loro percorso,ma non possono sapere se non mandarli invece può essere il contrario.. però ti dicono che è sbagliato! Mi mettono dubbi e ansie e mi fanno sentire sbagliata, per fortuna alla prima ricerca che ho fatto mi sei apparsa! Che bello non sono l’unica!
Mariangela
Sono felicissima che le mie parole di possano aver aiutati, ricordo bene cosa si passa! Quante ansie e paranoie, ricordo che era la spesa il momento più difficile, persone estranee si permettevano di giudicare le tue scelte. Oggi posso dirti che sono serena delle scelte fatte e, le rifarei altre 100, 1000 volte
Milly
Io sono davvero rincuorata che qualcun’altro ha deciso di non mandare i figli alla scuola materna. Ci è andato il primo anno (a 3 anni) ma è stata un’esperienza non positiva per una serie di cose (non per colpa delle maestre che devo dire la verità sono sempre state molto disponibili) , il secondo anno le cose non erano migliorate, il bambino tornava agitato, piangeva spesso , poi è arrivato lockdown dell’anno scorso e successivamente abbiamo deciso di non rimandarlo più a scuola. Ormai mi sono abituata agli sguardi e i commenti sul fatto che mio figlio non saprà socializzare ect ma ogni tanto vengo assalita dall’ansia e dai dubbi. Poi però guardo mio figlio che sta crescendo sereno, per quanto riguarda le capacità a 5 anni legge abbastanza bene, sa fare le somme dei numeri fino a 10 e inizia a scrivere, lo abbiamo sempre supportato nelle sue passioni del momento e non l’abbiamo mai costretto di fare qualcosa solo perché i bambini di quell’età erano soliti a farlo e credo che questo l’ha agevolato ad imparare le cose giocando…..insomma, è bello sapere di non essere unica .
Mariangela
Che bello ascoltare la tua esperienza! No, non sei l’unica e saremo sempre di più, l’importante è parlare e far conoscere la nostra storia.
ilaria
A settembre mia figlia inzia la materna, l abbiamo scritta solo perché il mio compagno vuole che vadi li.
Io sinceramente non so, da un lato conosce i bimbi e imparare nuove cose, e poi quando va alle elementari conosce già i bimbi, però dal altra parte anche stando con noi impara nuove cose, e poi gioca sempre altri bimbi.
Una cosa che so che sarà lei a scegliere se si trova male , la ritiro subito, e poi anche x la questione pandemia non mi fido.
Poi un altra cosa che dirò alla maestra che se x caso si dovesse fare la pipì o la cacca addossò di chiamarmi che vado a pulire io, perché nn autorizzo loro a farlo, non so ma è una cosa che non voglio.
Mariangela
Lotta per le cose in cui credi….solo questo mi sento di dirti <3
Fiammetta
Ciao a tutte, anche io ho un bambino bellissimo e sereno che non è andato all’asilo. A settembre inizierà la scuola, ho paura che si senta perso in un ambiente nuovo, e per tante ore. Lui è super socievole, molto educato, curioso e sa già scrivere, leggere e conosce i numeri. Se non fossi circondata da persone che mi dicono che sarà un impatto molto duro, non avrei tanti dubbi, ma non si sa mai cosa sia bene e cosa male. Adesso pensavo di mandarlo per l’ultimo mese e mezzo a un piccolo solo vicino a casa, ma non so se abbia gran senso. Mi fa piacere di non essere l’unica ad avere fatto questa scelta…
chia bertasa
Lucia stando a casa ha la possibilitá di apprendere dalla realtá numerose cose. Al supermercato giá da quando è piccolissima fa le borse alla cassa, in casa pulisce insieme a me e cucina con passione.
Inoltre avendo molto tempo per giocare, gioca un sacco e ha una fantasia infinita, il letto diventa la tana dell' orso per giorni e giorni, oppure seppellisce tesori di pirati immaginari…. È un turbinio di storie, di avventure…. Non credo possa essere meglio un asilo anzi …..
la luna di carta
Mi ritrovo in mote cose che hai scritto, anche i miei bambini giocano tantissimo e hanno molta fantasia. Trovo anche utile farli partecipare ai lavori domestici, per farli sentire parte della famiglia e per far capire che come una squadra occorre cooperare per riuscire.
Concordo con te in tutto …
Silvia
Buonasera mamme, io sto attraversando un momento difficile, mio figlio non ha frequentato ne il primo anno, ne il secondo di materna x via del covid.. Quest ‘anno sta frequentando, ma appena mette piede in classe, 2 giorni e si ammala… Ho scoperto che fanno giocare tutti i bimbi del plesso in una stanza e a me non sta bene… Io e mio marito abbiamo parlato e x noi può rimanere tranquillamente a casa con noi, ma mi sento sbagliata x le critiche delle persone…leggendo i vostri commenti mi sento molto sollevata
Mariangela
Sono felice che la nostra esperienza possa incoraggiare tutti quei genitori che per un motivo o per un altro, non mandano i propri figli alla scuola materna.
il contatto naturale
Ma in che mondo viviamo!
In un mondo in cui dobbiamo spiegare agli altri che le cose naturali sono belle?
Mi sembra un paradosso!
Dove sono gli occhi della gente? E il loro cuore?
Grazie per le tue parole, che in questo mondo fanno un buon servizio!
Buona giornata!
la luna di carta
Un mondo strano assurdo, dove occorre lottare per rimanere naturali!
Angelica
Grazie di cuore per il tuo modo di guardare il mondo e la vita!
Avevo proprio bisogno di una carica così… Ho deciso di ritirare i bimbi dalla materna e sto avendo tutto il mondo contro…
Mariangela
Sono felicissima di poter raccontare la mia storia, non è facile andare contro stereotipi comuni. Vedrai che i tuoi bimbi saranno felici e sereni!
Paola
Mi ritrovo molto nelle parole di Giulia Faccio , nel senso che, tutti nella società , cercano di farti sentire in errore non mandandolo all’asilo , purtroppo è difficilissimo essere genitori in questa generazione di internet . Un blog di questo genere aiuta molto grazie
Mariangela
Grazie per le tue parole, mi sono davvero d’aiuto per andare avanti <3
Asia
Sto cercando informazioni per capire se sto facendo la scelta giusta e ho trovato questo sito..il mio piccolino di 3 anni e mezzo tre settimane fa ha iniziato l’inserimento alla materna, premetto che ho altri due figli ma loro sono più grandi e frequentano le scuole medie, devo dire che ho trovato un mondo completamente diverso rispetto a 8 anni fa circa, questa pandemia ha come rotto qualcosa in ognuno di noi anche a livello di relazionarsi con gli altri..non ho trovato l’ambiente che speravo, maestre impaurite per questo virus, segnali divisori per non far giocare i bambini con le altre sezioni, regole più rigide per bambini troppo piccoli e quindi già avevo mille paranoie..dopo due settimane d’inserimento cosa succede? Un caso positivo e la classe in quarantena, morale della favola? I miei dubbi sono aumentati, l’inserimento è stato come non averlo fatto e la tortura del tampone prima e dopo per farli rientrare a scuola..così in questi giorni di quarantena sto cercando di capire se faccio bene a tenerlo a casa con me oppure no, la materna in questo momento in particolare secondo me è più uno stress che altro sia per noi genitori che per i bambini stessi e adesso leggendovi mi avete dato la forza per poter prendere finalmente una decisone, seguirò semplicemente il mio istinto di mamma ❤️
Mariangela
L’istinto di mamma e il tuo cuore…non sbagliano mai! Io non li ho mandati anni fa, ora non avrei dubbi. Chiaro, parlo sempre del caso in cui un genitore ha una scelta perchè non lavora o magari ha l’aiuto dei nonni!
Erika
Il mio bimbo per problemi di salute ed anche per mie paure, nonché a causa dei vari lockdown e quarantene che questa pandemia sta comportando, non ha frequentato con costanza (quindi davvero poco tempo) la scuola dell’infanzia, trascorrendo quindi le sue giornate con i nonni o noi genitori. Questo per lui è l’ultimo anno di infanzia, sono gli ultimi mesi per stare con gli altri bambini ed apprendere .. mio marito è preoccupato che essendo stato poco con gli altri bambini non riesca ad affrontare “come gli altri” la scuola elementare e addirittura possano bullizzarlo se non si integrerà ..questo mi preoccupa molto..
Mariangela
Io credo che tutti i bambini negli ultimi anni abbiamo subito forti pressioni e cambiamenti a causa del covid. Sono convinta però che una famiglia premurosa attenta, come dimostrate di essere leggendo tra le righe di questa breve mail, saprà stargli vicino e rispondere alle esigenze del bambino.
Laura
Buonasera, mi chiamo Laura e ho un figlio di 3 anni, quest’anno dovrebbe entrare alla materna ma io non lo voglio mandare per diversi motivi e penso che comunque il bambino stando in casa non cresca comunque male, penso anche, come ce scritto nel post, che sia uno shok mandarli perché troppo piccoli ancora ma nessuno ci pensa a questo e ad altro.. Tanta gente intorno a me compresa la pediatra nonsono per niente d’accordo, mi date un consiglio per rispondere al meglio? Perché anche la dottoressa ad ogni costo vuole che lo mando, ma non è lei a decidere ovviamente.. Sono sicura che mio figlio non abbia nessun problema nonostante non frequenti la scuola materna.. Grazie
Mariangela
Trovo molto interessante la lettura del Libro LIBERTA’ E AMORE di Elena Balsamo.
Li forse troverà la risposta giusta da dare!
Giuseppina
Buonasera, mi chiamo Giusi ed ho una bimba di 3 anni e mezzo. Avrei dovuta mandarla all’asilo già da settembre scorso, come anticipataria visto che compie gli anni a fine dicembre, ma non l’ho fatto(la mia bimba è in ritardo con la produzione delle parole ,dice poche cose e non formula frasi ancora) e nonostante ciò nonl’ho iscritta nemmeno quest’anno…..Ho deciso di farle logopedia e per il resto di tenerla ancora con me….Io sono a casa ed ho del tempo da dedicarle Ebbene tutti mi sono contro, mi fanno sentire una madre sconsiderata e associano la causa del ritardo del linguaggio al fatto che la piccola non frequenti la materna. Io in cuor mio io sento di fare la cosa giusta, è questo che mi suggerisce il mio istinto di mamma, ma quanto è difficile avere la società contro, una società dove fanno la caccia alle streghe e se non ti uniformi agli stereotipi, sei una pazza
Grazie a voi però mi sento meno sola, meno pazza.
Grazie.
Mariangela
E’ difficile andare controcorrente…peccato sorpattutto perchè in questo caso, io credo che stare vicini ai propri figli fa la differenza! Mi spiace per la situazione che vivi, ma credimi, un giorno sarai felice della scelta fatta