
Bambini che non vanno all’asilo! La nostra esperienza
La scuola materna è nata tra la fine del ‘700 e gli inizi dell ‘800 come conseguenza dell’esigenza della donna di entrare nel mondo del lavoro, una necessità che ha portata alla nascita di figure professionali e centri dedicati alla cura dell’infanzia.
Oggi la scuola dell’Infanzia, a prescindere la condizione lavorativa dei genitori, è considerata da tutti fondamentale nel processo di crescita di un bambino, percorso necessario per crescere sani ed equilibrati.

Nascono però alcune riflessioni: davvero i bambini crescono meglio in una scuola materna che in un ambiente familiare sano? I pedagogisti sono unanimi a riguardo? Un bambino piccolo ha più bisogno di educatori laureati estranei o di figure genitoriale amorevoli? Sono più importanti le esperienze pedagogiche in aula o il contatto con persone “vere”? Con questo termine mi riferisco ad amici, parenti e conoscenti con la quale veniamo a contatto nel nostro vivere quotidiano, persone con cultura, esperienze di vita e provenienza completamente diverse tra di loro.
Le domande potrebbero continuare…
Prima di parlare della nostra esperienza e del perchè i miei figli non sono andati alla scuola materna, ritengo doverosa una premessa: non sottovaluto l’importanza di questa istituzione nella nostra società perchè non tutte le mamme possono purtroppo permettersi di stare a casa. Alle volte ci sono situazioni difficili in cui non vi è scelta, in questi casi, la scuola dell’infanzia costituisce una valida e importante risorsa.

La nostra esperienza
Io e mio marito siamo convinti, che i bambini, come una bellissima piantina, hanno bisogno di amore e fiducia da parte dei genitori per crescere sani e forti. Questo ci ha spinto a fare delle scelte in controtendenza al fine di poterli crescere con amore ma anche con gentilezza, rispetto e dignità.
Consideriamo la famiglia il punto di riferimento, ma riteniamo importante che i nostri figli facciano parte anche di un clan fatto di nonni, zii e amici, ognuno con il suo specifico compito (ad esempio le coccole dei nonni sono un vero toccasana!). I bambini sono anche parte integrante di una società fatta d’individui diversi tra di loro, con la quale ci confrontiamo ogni giorno, ed è importante per loro farne parte sin da subito.
Ovviamente a sostenere questa importante verità ci sono famosi pedagogisti come Montessori e Steiner, menti autorevoli che volevano migliorare le scuole dell’infanzia fino a renderle simili all’ambiente familiare. In modo esplicito, hanno cercato di riprodurre in un contesto scolastico momenti di vita casalinga.
Leggere libri e ragionare sul fatto che l’asilo non è obbligatorio nè pedagogicamente indispensabile, ci ha aiutato a prendere posizione e nostro figlio non è andato all’asilo!
Grande sconvolgimento tra parenti e amici, tutti preoccupati che il povero bambino subisse traumi dovuti alla mancata socializzazione. Ho apprezzato l’interesse di molti, mal digerito le battute sarcastiche di altri. Noi eravamo decisi e uniti, questo ci bastava.

Mio figlio non va all’asilo
Il tempo passava, e nostro figlio pur non andando all’asilo era socievole, allegro e vivace, come tutti gli altri bambini. Crescendo acquistava sempre maggiore sicurezza, e in gruppo riusciva a inserirsi senza problemi nè attriti.
L’asilo è stato chiaramente un banco di prova difficile da affrontare visto lo stress e le pressioni degli altri, ma importante per capire che il libero apprendimento era la scelta giusta.
Oggi lui è lui è un homeschooler e non ha mai messo piede in una scuola…eppure è sicuro, amichevole e, per quanto possa essere assurdo spesso aiuta i suoi amici a inserirsi in gruppi e contesti nuovi.

Come suo fratello anche Piccolo, non va all’asilo e condivide con lui le sue giornate e la sua routine, tra giochi, coccole e un mondo fatto di libero apprendimento. Sereno e curioso impara ogni giorno tantissime cose.
Oggi a chi mi chiede: Non va all’asilo? rispondo molto serenamente “No, penso che per bambino di tre anni non ci sia miglior posto che in famiglia!” con tono secco e deciso, che non lascia spazio a ulteriori repliche.
Quindi cari genitori: se pensate di non mandare vostro figlio alla scuola dell’infanzia o se siete stati esclusi a causa della recenti leggi, sappiate che vostro figlio non subirà traumi emotivi, e non crescerà come un asociale.
Cogliete l’occasione per farvi contagiare dalla loro grande voglia di imparare e di ridere, a distanza di anni, vi accorgerete, come me di essere diventata una persona migliore!!

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10 commenti
il contatto naturale
Che bella testimonianza!
Grazie per le tue parole!
Buona giornata!
la luna di carta
Grazie….posso dire solo cose belle della nostra esperienza!
chia bertasa
Molta gente chiede anche a me e spero sempre che la serenitá e i sorrisi dei miei bimbi , sia la miglior risposta.
la luna di carta
Ci vuole tempo, poi vedrai!
Unknown
ciao!anche i nostri bimbi di 4 e 3 anni non frequentano la scuola dell'infanzia…nel nostro piccolo paese della provincia di brescia questa cosa fa strabuzzare gli occhi!!!
la luna di carta
Ci credo! In una città industriale come Brescia, voi non mandate i vostri bambini all'asilo? Come faranno un domani a inserirsi nel mondo del lavoro!!
Siamo tutti nella stessa barca 😉
Nicole Curioni
Concordo in pieno. La mia bimba va a un asilo nel bosco per 3gg a settimana. È stata un'ottima scelta perché lei ama stare in natura e anche perché qui non può socializzare molto con altri bimbi. Infine, ragione principale, perché io lavorando da casa non riuscirei a seguirla a dovere. Ma noto che ancora le pesa il distacco.
la luna di carta
E' una grande fortuna avere un asilo di qualità vicino! Un'ottima possibilità per chi lavora e purtroppo non ha altra scelta!
Floriana
Proprio in questi giorni ,dove sento maggiormente il peso addosso ,perché tutti ormai mi giudicano sul fatto che non mando il mio bambino all’asilo, trovo questo articolo 💙. Grazie per essere come me nella scelta di goderci i nostri bimbi. Sono affranta e piena di ansie nel temere di non fare la cosa giusta ma noi siamo felici così ,stiamo bene . Ovvio è che non è semplice gestire famiglia, casa e bimbo, ma credo sia proprio questo il dono più bello. Goderseli quanto più possibile💙💙
Mariangela
E’ impegnativo, ma è il lavoro più bello del mondo! Io mi sono goduta l’infanzia, l’età scolare e ora anche l’adolescenza. Un viaggio meraviglioso