Libri

Affrontare l’ansia di separazione dei bambini con i libri

Gabriele cresce ad una velocità paurosa, ha compiuto da poco due anni e il tempo è davvero volato. E’ un bambino dolcissimo, ma anche deciso e ogni volta che lo guardo, ringrazio Dio per questa meravigliosa seconda opportunità, di questo grande privilegio che è l’essere mamma per la seconda volta.

Ama molto i libri e soprattutto la sera mi chiede di leggere per lui. Ieri ho scelto un libro che spero ci aiuti a superare l’ansia della separazione che sta vivendo, il libro è Nell’erba di Yukiko e Komako.

Tutti i bambini, attraversano un periodo in cui hanno una forte paura di essere abbandonati dalla mamma; è parte della crescita, è l’inizio di un cammino che li porterà con il tempo a divenire indipendenti.


Quando il bambino inizia a prendere coscienza di sé, e comprende che la sua autonomia può portarlo ad un distacco seppur temporaneo con la persona che lo accudisce  con amore, iniziano le ansie da separazione.

In questo periodo Gabriele è intimamente legato a me, non rimane volentieri con i nonni o anche solo con il papà. Se fino a ieri potevo dirgli che andavo via senza problemi, ora piange.

Ecco questo libro mi ha permesso di parlare con lui del distacco. La protagonista, una dolcissima bambina, si allontana nell’erba per inseguire una farfalla. La piccola rimane sola, l’erba è alta e il vento soffia forte sul suo viso. Proprio quando inizia ad avere paura, compare al suo fianco la sua mamma. La mamma sa sempre dove ritrovarla.

Poche parole per un libro ricco di emozioni.

Mentre leggo la storia, mio figlio ascolta con molto attenzione la storia, sorride con la bambina quando segue la farfalla nel prato verde. Si preoccupa quando l’erba diventa sempre più alta e si incupisce quando la bambina piange. Finalmente la mamma torna e Gabriele, ormai visibilmente preoccupato urla nella stanza “mammaaaa”.

Le sue ansie si riflettono in un libro e grazie a questo stesso libro ne parliamo. Parliamo di paura e di tristezza, ma anche del fatto che io ci sono sempre.

Poche sere fa, è rimasto a cena dai nonni, con suo fratello. Io e il papà siamo usciti e prima di andare via gli ho spiegato che avrebbe mangiato con i nonni e che io e il papà non ci saremmo stati ma sarei tornata dopo cena.
Lui mi ha capito, non ha pianto. E dopo cena puntuale era di nuovo tra le mie braccia.

Non sono mai fuggita di soppiatto dalla porta, è una cosa che non mi piace. Lo trovo devastante e deleterio nel rapporto madre figlio, ma ho sempre preferito parlare e spiegare con calma.


L’onesta e il dialogo franco mi ha permesso sin da piccoli di instaurare un rapporto di fiducia e di superare le ansie da separazione che periodicamente si affacciano nella crescita di un bambino.

Gabriele sta crescendo…e io sarò sempre li al suo fianco.

 

 
 
 

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