
A Santarcangelo di Romagna con i bambini
Santarcangelo di Romagna è un antico borgo medioevale che si trova vicino Rimini nell’entroterra romagnolo. Un piccolo paese che esprime tutto il calore della Romagna, pur mantenendo la sua autenticità, e devo ammettere è stato una vera scoperta!
Santarcangelo di Romagna ha davvero tanto da offrire alle famiglie con bambini, ha un storia lunga piena di fascino e racconta di poeti e artisti nati proprio qui, come ad esempio Tonino Guerra, noto artista e sceneggiatore di fama internazionale.
Oltre questo, ci sono parchi verdi pieni di giochi per bambini, grotte mistiche e scorci davvero suggestivi: il mix ideale per trascorrere una giornata (e forse qualcosa in più) in serenità.
Noi abbiamo scelto di visitare Santarcangelo di Romagna una giornata di primavera e ci siamo fatti accompagnare da una guida turistica che ha incantato grandi e piccini con i suoi racconti. Ecco alcune tappe da non perdere!
Passeggiare per le vie di Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna è un borgo molto vivace e passeggiare per le vie del centro è davvero piacevole. Le antiche botteghe artigiane si alternano con raffinati ristoranti che celebrano l’ottima cucina romagnola. Le strade elegantemente illuminate, le risate e l’allegria dei romagnoli trasmettono il buonumore!
Le poesie sui muri esprimono anche il lato romantico del borgo e non si può restare indifferenti. Tutto questo per dirvi di prendervi il tempo per godervi una passeggiata nel centro!

Da non perdere la piazza Ganganelli con l’arco trionfale dedicato al concittadino Papa Clemente XIV. L’arco si trova sull’antica via romana Emilia ed è la principale via d’accesso al borgo di Santarcangelo di Romagna. L’11 novembre di ogni anno, durante la festa di San Martino, sotto l’arco vengono appese delle grandi corna e secondo la tradizione popolare le corna oscillano al passaggio di persone che stanno subendo un tradimento. Ci vuole molto coraggio a passare sotto l’arco e ad affrontare lo spietato verdetto!!
Nella piazza principale, fermatevi ad osservare la splendida fontana della Pigna, simbolo dell’accoglienza e dell’abbondanza, frutto di un progetto di Tonino Guerra.
Dicevamo che Santarcangelo è un borgo molto romantico, e la strada dell’amore ne è un esempio. Assolutamente da non perdere perché si affaccia sulle colline della Val Marecchia e con il cielo limpido si può vedere anche il mare.
Altre tappe interessanti sono Porta Cervese, l’unica delle quattro porte del borgo rimasta intatta che collega Santarcangelo a Cervia grazie a un’antica via Romana. Molto suggestiva è anche la Rocca Malatestiana, la piazzetta delle monache sulla quale si affaccia il monastero di Santa Caterina e Barbara e la Torre campanara che con i suoi 25 metri d’altezza è uno dei simboli della città.

Una piacevole passeggiata da fare con i propri figli e da intervallare con una merenda nel grande campo della fiera, un immenso prato verde pieno di giochi per i nostri bambini.
Le grotte tufare di Santarcangelo di Romagna
Il borgo di Santarcangelo di Romagna sorge su una vera e propria città sotterranea, oltre 150 grotte su tre piani, situate al di sotto delle case cittadine, nel colle Giove. Una vera e propria città nascosta fatta di cunicoli, pozzi e misteriose sale circolari.

La maggior parte di queste grotte sono nate come cantine per la conservazione di alimenti come ad esempio il vino. Cinque di queste però hanno un origine molto più antica, si pensa abbiamo un’origine precristiana e che fossero usate per il culto degli Dei.
La nostra guida ci ha accompagnato all’interno delle grotte ed è stato molto suggestivo camminare con i bambini nei cunicoli e sentirsi come in un labirinto, sedotti dal fascino misterioso di un mondo sotterraneo. E’ stato però triste scoprire che queste grotte sono state usate durante la seconda guerra mondiale come rifugio per gli abitanti della città. Per mesi molte persone hanno vissuto in queste gallerie, ammassati e con grandi limitazioni ma, grazie alle grotte ebbero salva la vita.
Ascoltiamo in silenzio le storie legate alle recenti guerre mondiali.

Oggi oltre le grotte tufacee, nel sottosuolo di Santarcangelo di Romagna vi sono ben trecento granai disseminati lungo il borgo. Nel medioevo, queste fosse rappresentavano un modo per proteggere i propri rifornimenti di cereali dagli assedi dei nemici. Oggi questi granai si trovano segnalati con ciottoli lungo le vie del borgo ed è facile vederli passeggiando per le vie della cittadella.

Un piacevole pomeriggio con amici e con tanti bambini si è trasformato in una lezione di storia ricca di dettagli e curiosità. Il tempo da dedicare a Santarcangelo è stato davvero troppo poco e ci siamo ripromessi di tornare presto!
Informazioni pratiche
Le grotte per questione di sicurezza possono essere visitate solo se accompagnati. Per informazioni sui costi della visita guidata con accesso alle grotte rivolgersi all’Ufficio di Informazione ed Accoglienza Turistica al tel. 0541/624270 oppure scrivere a iat@comune.santarcangelo.rn.it










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2 commenti
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Conosco davvero poco questa parte della nostra penisola, devo assolutamente rimediare. Articolo molto interessante, grazie per la condivisione! 😊
Buona giornata, un bacio.
Valentina
Mariangela
Grazie mille! Per altre info contattami pure, noi abitiamo vicino